OMICIDIO FRAGALA’. UN ESAME DEI RIS SCAGIONA IL SECONDO INDAGATO

Sfuma l’ennesima pista sull’omicidio del penalista palermitano Enzo Fragalà, ucciso a sprangate a febbraio scorso, davanti al suo studio. Gli esami effettuati dai carabinieri del Ris di Messina sullo scooter di uno dei due indagati per il delitto avrebbe dato esito negativo. Il luminol non ha rilevato alcuna traccia di sangue sul mezzo che, secondo le ipotesi investigative, poteva essere stato usato dall’uomo per fuggire dopo l’agguato. Esito negativo avevano dato anche gli accertamenti eseguiti sugli abiti sequestrati all’indagato, un pregiudicato palermitano. Sullo scooter era stata fatta un’ispezione che aveva già escluso la presenza di tracce ematiche. Il luminol, fatto per scongiurare il tentativo del sospettato di lavare via il sangue, ha confermato i primi esami. Esito negativo avevano dato anche i rilievi fatti sugli abiti e sul casco sequestrati al primo indagato per l’assassinio, il titolare di una profumeria, ex cliente del penalista ucciso. Il legale fu aggredito a bastonate il 23 febbraio scorso in via Nicolò Turrisi, vicino al palazzo di giustizia, appena sceso dal suo studio a pochi passi dal Tribunale. Morì tre giorni dopo in ospedale.

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