OMICIDIO TOCCO. IN AULA LA REGISTRAZIONE DEL PIANTO DELLA FIGLIA

Il pianto della piccola Angela Tocco, che assistette al sequestro del padre è risuonato nell’aula della corte d’assise di Palermo. Sono processati, per il rapimento e l’uccisione, i boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo. Su richiesta del pm Del Bene e’ stata ascoltata l’intercettazione ambientale realizzata grazie alle microspie nell’auto di Tocco che, al momento del sequestro, era tenuto sotto controllo dalla polizia. La vittima supplica i carnefici, travestiti da poliziotti, di non fare del male alla figlia. In aula è stata fatta sentire anche la drammatica telefonata tra la bimba e la madre. La piccola, dopo il rapimento, avvenuto a Terrasini, chiamò a casa col cellulare del padre, rimasto in auto, e raccontò che uomini vestiti da poliziotti avevano portato via l’uomo. Anche grazie alla testimonianza della bambina, che cristallizzò in un disegno la scena del sequestro, gli inquirenti hanno ricostruito il delitto, ordinato dai Lo Piccolo che ritenevano Tocco responsabile dell’omicidio di un altro mafioso e perciò lo sequestrarono e in un casolare di Torretta, lo interrogarono e dopo lo strangolarono e lo sciolsero nell’acido. Per il caso Tocco è in corso anche un processo in abbreviato ai pentiti che ne hanno svelato i retroscena, Gaspare Pulizzi di Carini e Francesco Briguglio di Cinisi, per loro i pm della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Anna Maria Picozzi e Francesco Del Bene hanno chiesto la condanna, rispettivamente a 12 e a 9 anni di carcere. L’udienza davanti alla corte d’assise è stata rinviata al 7 giugno.

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