Precari, comune scrive alla Regione: “si decida o li mettiamo in ferie”

di Riccardo Salvia

“A questo punto occorre che la Regione assuma subito una posizione chiara, altrimenti i precari potrebbero rimanere a casa dal prossimo anno”. Rompe gli indugi il sindaco Giangiacomo Palazzolo che, un paio di giorni fa, ha messo nero su bianco una richiesta di chiarimenti ai vertici dell’assessorato regionale al Lavoro e a quello della Funzione Pubblica.

L’obiettivo è conoscere la posizione dell’amministrazione regionale all’indomani della delibera 192 della Corte dei Conti nei confronti del Comune di Vita, che aveva chiesto lumi alla magistratura sulle procedure da seguire. “Si tratta di un parere preoccupante perché fa affermazioni diverse rispetto alle leggi e alle circolari regionali che siamo chiamati ad applicare”, dice il primo cittadino che aveva già avviato un confronto con le organizzazioni sindacali per conoscere i passaggi necessari all’assunzione di 48 dipendenti a 14 ore.

I punti della delibera 192 che hanno allarmato i funzionari e la giunta cinisense riguardano, ad esempio, gli anni da prendere in considerazione per reperire le risorse utili alle assunzioni. Somme che, in percentuale, devono essere calcolate sulla base delle cessazioni dal servizio (pensionamento o morte) di altri dipendenti. Ma i tecnici di Cinisi vogliono sapere anche se le condizioni finora note per prorogare i contratti in  scadenza restano valide. In particolare la nota di Palazzolo punta l’indice sull’affermazione dekka magistratura contabile per la quale “la proroga non può riguardare” tutti i contrattisti, ma solo quelli dei quali si prevede l’assunzione nel triennio.

“E’ vergognoso –sbotta il sindaco- che non si riesca a mettere in contatto con i centralini dell’assessorato al Lavoro per capire come affrontare un problema così grave. Ricordo a tutti –continua- che questi dipendenti da 25 anni garantiscono servizi essenziali nei Comuni e che un eventuale licenziamento sarebbe un dramma sociale. Palazzolo lancia infine una provocazione: “Non posso chiedere di scioperare, ma concederò io stesso temporaneamente a tutti i contrattisti una settimana di ferie per dimostrare che loro assenza significa la paralisi del Comune”.

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