San Giuseppe Jato, la vacca Cinisara resiste ai cambiamenti climatici: “poco mangime, produce tanto latte”

La vacca nera siciliana o Cinisara è rimasta l’unica razza bovina capace di sopravvivere in Sicilia con i climi ormai alterati. Pascola, infatti, tutto l’anno sulle montagne impervie e brulle come le Madonie, i monti Sicani, Monte Cofano, sia con il caldo torrido sia con il freddo e riesce a produrre più di 12 litri di latte al giorno, pur mangiando pochissimi chili di foraggio.  

Le “virtù” della Cinisara sono state al centro di un convegno organizzato nella sala multimediale del Comune di San Giuseppe Jato, a cui hanno partecipato docenti ed esperti del settore veterinario di livello nazionale: Giuseppe Ingraffia, presidente del consorzio dei produttori per la tutela della razza bovina cinisara, Santo Caracappa e Giuseppe Correnti, rispettivamente responsabile scientifico e progettista Cinisara’s chain, Bartolomeo Biolatti, rettore dell’Università delle Scienze gastronomiche di Pollenzo, Francesca Tiziana Cannizzo e Paolo Sacchi, docenti di Scienze veterinarie dell’Università di Torino e Gabriele Marino, docente di Scienze veterinarie di Messina. 

La vacca cinisara, inoltre, è inserita molto bene nell’ecosistema: se da una parte, infatti, riesce a sfruttare pascoli modesti, dall’altra consente a questi territori di non venire abbandonati. 

Soddisfatto per la riuscita dell’incontro, moderato da Pietro D’Agostino, capogruppo della maggioranza, è il sindaco di San Giuseppe Jato, Giuseppe Siviglia: “Abbiamo approfondito alcuni aspetti di questa razza dal punto di vista scientifico, con relatori importanti nel panorama nazionale. A livello comunale ci impegneremo a divulgare le proprietà della vacca Cinisara”.  

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