Carini, la domenica delle palme si rinnova la via Crucis

Domenica delle Palme nel centro storico di Carini si rinnova la via Crucis. La sacra rappresentazione che apre gli eventi della Settimana Santa è organizzata dalla confraternita dei “33”, fondata nel 1712, anno in cui i frati francescani che abitavano nel convento che una volta si trovava in piazza San Lorenzo regalano un appezzamento di terreno ad alcuni carinesi con la promessa di costruire una chiesa e formare una confraternita dedita a far rivivere la passione e la morte del Cristo.

Un evento unico la cui realizzazione ogni anno, dal 1986, è resa possibile grazie all’impegno e alla devozione dei 130 confratelli della congregazione, oggi guidata dal superiore Vito Purpura. La manifestazione che attrae centinaia di visitatori, vede alla regia Rosolino Randazzo, gode del patrocinio del Comune e della collaborazione di Crescere insieme onlus Carini e dell’arciprete Don Giacomo Sgroi che ha messo a disposizione della Confraternita i locali delle chiese di San Lorenzo e di San Vito per la preparazione e le prove della manifestazione.

IL PERCORSO. Domenica 24 marzo il percorso prenderà il via alle 16.30 dal cortile 33 dove, dal 1732, ha sede la 1732 la chiesa della congregazione dei 33, e da dove gli apostoli e Gesù si avvieranno verso la Chiesa Madre di Carini che rappresenta il tempio di Gerusalemme. Durante il percorso Gesù incontrerà il popolo che lo acclamerà con le palme in mano. A seguire, davanti al monumento dei caduti, ci sarà la rappresentazione dell’ultima cena.

Poi Gesù andrà nell’orto degli ulivi (davanti alla chiesa di San Vito) per pregare, dove incontrerà Giuda che lo bacerà prima di tradirlo. Nel frattempo arriveranno i soldati ebrei che lo incateneranno e lo porteranno nel pretorio di Pilato che lo condannerà a morte. Gesù sarà spogliato delle sue vesti, indosserà la corona di spine e la croce. La rappresentazione sacra si concluderà in piazza Duomo, in prossimità della chiesa Madre alle 18 dove avverrà la crocifissione del Cristo. Durante tutto il percorso i confratelli saranno accompagnati da Don Giacomo Sgroi, loro guida spirituale, che racconterà ai visitatori le cinque tappe religiose della via Crucis.

LA SIMBOLOGIA. I confratelli durante la via Crucis indossano abito e cravatta neri in segno di lutto; scapolare al petto con simboli francescani; cingolo bianco ai fianchi che ricalca il cordone usato dai frati francescani; una corona, simbolo della corona di spine posta sul capo di Cristo; una corda al collo (chiamata libano) di ampelodesmo, un’erba che cresce in montagna, che ricorda l’umiliazione di Cristo tirato per il collo sulla strada verso il calvario.

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