Esploratori internazionali in visita al comune di Castellammare del Golfo

Sebastiano Cusenza, Vice Sindaco di Castellammare del Golfo, ha accolto in Municipio lo statunitense Nate Jessup, già membro dell’equipaggio che negli anni sessanta sulla motonave Avon River arrivò al largo di Castellammare per compiere esplorazioni archeologiche.

“L’Avon River era sotto il comando di L. Ron Hubbard – ricorda Nate Jessup –  fu una spedizione a carattere archeologico molto impegnativa, conducemmo quella missione sotto la bandiere dell’Explorers Club di New York, di cui mi onoro di essere ancora membro. Il mio amore per la Sicilia e Castellammare è ciò che ho di più caro fra i miei ricordi. Grazie per aver conservato così amabilmente il territorio e per l’ospitalità che è nel vostro DNA”.

Il gruppo composto da circa ottanta turisti internazionali il giorno precedente ha fatto visita a Scopello e agli scavi di Segesta. 

“La visita è stata una bella sorpresa – afferma Cusenza – nella memoria collettiva dei Castellammaresi si celano opportunità incredibili per sviluppare le relazioni culturali e turistiche in vari angoli del mondo. Queste attività portano indubbiamente un valore aggiunto al nostro territorio e contribuiscono a riscoprire la nostra identità di popolo del mare, aperto e accogliente”.

L’oggetto da ammirare per gli Esploratori Internazionali si trova al Museo del Mare, è una copia in scala dell’Avon River. Ma cosa lega Castellammare all’Explorers Club?

Oltre a Nate Jussup – che torna a Castellammare del Golfo dopo quel lontano 1968 – ovviamente c’è Lafayette Ronald Hubbard(1911-1986), socio dell’esclusivo club e scrittore con all’attivo ben 19 bestseller internazionali, già ufficiale della Marina Statunitense. Il Club degli Esploratori, con sede a New York,fondato nel 1904, è la casa di grandi esploratori del passato, come i primi che andarono al Polo Nord e Polo Sud e i primi astronauti che andarono sulla luna, come Buzz Aldrin. Il Club annovera tra i suoi iscritti italiani Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano. 

“Nel 2018, il gruppo italiano degli esploratori, il cui presidente onorario è il noto alpinista Reinhold Messner, è stato invitato per una missione esplorativa presso il Parco Archeologico di Calatafimi Segesta” dice Rocco Lanatà, membro del Club e già coordinatore di quella spedizione.

Nel Museo Comunale di Castellammare, presso il bellissimo Castello Normanno, ora in restauro, nel dicembre 2015 era stata inaugurata una teca contenente un modellino di quella nave che passò da Castellammare (l’autore di questo modellino è il castellammarese Giuseppe Bosco). All’inaugurazione era presente l’ex Direttore del Club degli Esploratori, Steve Nagiewicz, il Capitano di fregata Giuseppe Nicolosi, del Comando Marittimo Sicilia (Marina Militare) e diverse autorità locali in divisa. Il Sig. Nagiewicz, professore universitario di archeologia marina, aveva consegnato una targa per ricordare le esplorazioni effettuate da L. Ron Hubbard con la bandiera 163: “La teca rende omaggio ad uno dei nostri primi soci e alle sue ricerche condotte nel 1968, questa bandiera torna ora a Castellammare del Golfo per onorare la sua attività di esploratore e studioso delle antiche civiltà che hanno abitato questa vostra meravigliosa terra”.

Questo progetto culturale era nato con la sinergia creata tra la scorsa amministrazione comunale, Piero Urbano dell’Associazione Maria Santissima del Soccorso, il Club degli Esploratori di New York e il Museo di Arbedeen in Scozia (dove la nave di 45 metri fu costruita nel 1950 e poi trasformata per leesigenze che la ricerca richiedeva). 

L’attuale amministrazione comunale, grazie all’interessamento di Franco Poma ha organizzato questo incontro e ha invitato i membri del Club a tornare a Castellammare ancora più numerosi:“Come consulente di Nicolò Rizzo, Sindaco di Castellammare, hofacilitato questo incontro con il signor Nate Jessup ed i socidell’Explorer Club che sono giunti in visitaconsapevole dell’importanza che questi contatti rivestono per il nostro territorio e il turismo locale”.

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