Il comune di Isola delle Femmine avvia la transizione digitale

È stato avviato oggi il progetto “Adozione App IO”, finanziato con la Misura 1.4.3 del PNRR: inizia, dunque, la transizione digitale del Comune di Isola delle Femmine.

L’obiettivo è semplificare e velocizzare il rapporto fra il cittadino e la pubblica amministrazione. Il progetto prevede l’implementazione di 50 servizi sull’App IO fra i quali gli avvisi informativi, gli avvisi di scadenze, gli avvisi di pagamento e altri servizi in grado di assicurare un’interattività smart tra il cittadino e la pubblica amministrazione.

Il Comune di Isola delle Femmine è riuscito ad intercettare più di 400 mila euro di finanziamenti sulle seguenti linee di intervento: Misura 1.4.1 esperienza del cittadino nei servizi pubblici, Investimento 1.2 Abilitazione al Cloud per le PA, Misura 1.4.3 Adozione APP IO, Misura 1.3.1 Piattaforma digitale nazionale dati, Misura 1.4.5 Piattaforma notifiche digitali e Misura 1.4.3 PagoPA. Sei progetti che consentiranno di accelerare il processo di modernizzazione dei nostri uffici e i cittadini avranno modo di apprezzare i vantaggi derivanti dalle nuove tecnologie.

“Abbiamo partecipato ogni qualvolta ne abbiamo avuto la possibilità – afferma il primo cittadino di Isola delle Femmine Orazio Nevoloso – centrando il finanziamento per ogni candidatura presentata per i bandi della PA digitale2026, finanziati dall’Unione Europea con il fondo NextGenerationEU. Con questi interventi puntiamo ad ammodernare, attraverso la digitalizzazione, i processi amministrativi per fornire servizi sempre più efficienti alla collettività”.

“Attraverso l’App IO, il PagoPA e i servizi in cloud – spiega ancora il sindaco Orazio Nevoloso- verranno migliorate le opportunità per il cittadino di interazione con gli uffici comunali. A breve, ognuno di noi potrà richiedere un servizio comunale direttamente dal proprio pc o dal proprio smartphone, senza la necessità di recarsi fisicamente presso gli uffici comunali. In questo modo contiamo di snellire il lavoro degli uffici e recuperare terreno in termini di efficienza e qualità, nonostante -conclude Nevoloso – una dotazione organica ridotta e sottodimensionata rispetto alle necessità dell’Ente”.

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