Carini, disposta la demolizione degli altri edifici abusivi della “Rotonda”

Torneranno presto in azione le ruspe, alla rotonda di Carini dove restano da demolire altri edifici abusivi e fatiscenti confinanti con quello già abbattuto nei giorni scorsi del Johnnie Walker.

Con una delibera di giunta, il sindaco di Carini Giovi Monteleone, nel demandare alle ripartizioni competenti la predisposizione di un progetto definitivo di riqualificazione dell’area ha disposto l’urgente attivazione dei lavori di demolizione degli immobili distinti in catasto al foglio 8 part. 1285, 3030 e 303, già finanziati dal MIT, previa bonifica del complesso immobiliare, con la rimozione di tutto il materiale riciclabile  (ferro, alluminio, legno) e dei rifiuti che vi sono abbandonati, al fine di contenere i costi dei lavori e per una maggiore sostenibilità ambientale nell’esecuzione dell’intervento di demolizione.

L’unico edificio che non verrà abbattuto, dell’intero complesso edilizio appartenuto alla locale famiglia mafiosa dei Pipitone, è quello che un tempo, fino al suo sequestro, ospitava un panificio. Il comune utilizzerà i locali per allocarvi degli uffici distaccati.

Nel resto dell’area l’esecutivo intende realizzare una villa pubblica attrezzata, quale luogo di socializzazione, con uno spazio per giochi e uno spazio in cui svolgere manifestazioni all’aperto. Inoltre una parte sarà destinata a parcheggio.

Con il provvedimento adottato in giunta è stato anche dato mandato agli uffici di predisporre gli atti necessari alla variante urbanistica da apportare al Piano Regolatore Generale vigente e di inserire il progetto di riqualificazione nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2023-2025.

Considerata l’urgenza di adottare gli atti consequenziali alla deliberazione, per scongiurare la possibilità di una diversa utilizzazione dell’area da parte dei privati ed evitare che il sito diventi un luogo di abbandono e degrado, con votazione unanime e favorevole la giunta Monteleone ha dichiarato il provvedimento immediatamente esecutivo.

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