San Giuseppe Jato, furti a scuola: il comune sarà parte civile nel processo

Il Comune di San Giuseppe Jato si costituirà parte civile nel processo penale a carico dei componenti della baby gang accusata dei furti e dei danneggiamenti avvenuti nei mesi scorsi nei plessi scolastici “Riccobono” e “Mattarella”. A renderlo noto è la Commissione straordinaria.

“La devianza minorile – si legge in un comunicato -è una condotta che va contro le norme e i principi della comunità locale ed è indice di un disagio sociale che va interpretato e affrontato”.

“La Commissione straordinaria, attraverso i servizi sociali del Comune prosegue la nota- avvierà un percorso di collaborazione attiva con la scuola e tutte le componenti della società civile per promuovere strategie finalizzate alla prevenzione dei fenomeni di devianza tra gli adolescenti”.

A pizzicare i giovani, un diciottenne e 4 minorenni, furono i carabinieri della locale stazione dopo la denuncia per furti presentata dalla dirigenza dell’Istituto scolastico comprensivo “Riccobono”.

Per il diciottenne e per due minorenni, di 15 e 16 anni, è scattata la segnalazione per furto. Gli altri due componenti delle banda hanno invece meno di 14 anni e non sono imputabili. Il maggiorenne dovrà comparire davanti all’autorità giudiziaria ordinaria. Per i due minori la competenza è invece del Tribunale per i Minorenni.

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