Cinisi, casolare conteso: il sindaco riceve la solidarietà degli scout Agesci

Continua ad incassare solidarietà il sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo, in seguito alla vicenda legata al casolare di contrada Case Napoli di cui il figlio dell’ex boss mafioso Gaetano Badalamenti,  Leonardo,  rivendica la riappropriazione. Il primo cittadino si ritrova indagato dopo essere stato denunciato dall’erede di don Tano che, nei suoi confronti ha avviato una vera e propria battaglia legale, forte di una sentenza che prevede la restituzione dell’immobile quale lascito di una congiunta e quindi bene non considerato provento delle attività illecite svolte dal vecchio boss del paese morto nel 2004 in un istituto penitenziario statunitense. Il sindaco Palazzolo, dal canto suo, avendo precedentemente ottenuto l’assegnazione dell’immobile dall’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati alla mafia e, avendovi investito risorse europee per la sua ristrutturazione, continua ad opporsi contro questo provvedimento e a manifestare sdegno per la denuncia subita da una persona che, mentre tentava di riprendersi il casolare, da latitante, essendo destinatario di un mandato di cattura internazionale perché ricercato in Brasile per traffico di stupefacenti, ha pure varcato liberamente la soglia di una caserma per querelarlo. Il Gruppo Scout AGESCI del Cinisi 1 ha voluto incontrare il sindaco Giangiacomo Palazzolo e per manifestargli sostegno gli ha donato il  fazzolettone blu e ciclamino: blu come il mare di Magaggiari e ciclamino come il colore che domina le montagne di Cinisi, simbolo dell’appartenenza al gruppo e al territorio. Gli scout gli hanno pure  donato la forcola, simbolo del bivio, luogo della scelta della coraggiosa via della legalità e,  una resistenza elettrica che per loro, e “per me da oggi – afferma il sindaco di Cinisi –  simboleggia la resistenza ai mali della società e alle mafie. E con me hanno recitato la loro promessa di compiere il loro dovere verso Dio e verso il loro paese, di aiutare gli altri in ogni circostanza ed osservare la legge scout”.   Il gruppo scout a Cinisi è nato nel 1988 come risposta ai bisogni educativi che sorgevano imperiosi in una comunità mortificata dal potere mafioso. L’impegno di capi e ragazzi è continuato e continua tutt’oggi caparbio e determinato. “Questa iniziativa inaspettata – dice il sindaco Giangiacomo Palazzolo –  mi ha fatto respirare “fresco profumo di libertà. Ai capi gruppo, Fabio Di Gangi e Rosalba Biundo, agli altri capi e ai ragazzi del Cinisi 1, il mio grazie e il mio affetto, con la consapevolezza del comune impegno nel “lasciare questo posto migliore di come l’abbiamo trovato”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Hide picture