Castellammare del Golfo, torna in cella il boss Mariano Asaro. Indagata rete di fiancheggiatori

Carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Trapani, coordinati dalla Dda di Palermo, stanno eseguendo 4 misure cautelari e una interdittiva in esecuzione di un’ordinanza cautelare del Gip nei confronti di affiliati alle famiglie mafiosa di Castellamare del Golfo e Paceco. Tra gli arrestati il reggente Mariano Asaro, soprannominato “il dentista” e già condannato per associazione mafiosa, e Carmelo Salerno, considerato il capomafia di Paceco, già detenuto per l’operazione Scrigno del marzo del 2019 eseguita da militari dell’Arma. I reati contestati associazione sono associazione mafiosa e intestazione fittizzia di società aggravati dal metodo mafioso. Secondo l’accusa, Asaro, con l’ausilio di Salerno e di altri indagati, avrebbe creato una società intestata a prestanomi per la gestione di un ambulatorio odontoiatrico a Paceco. Secondo i carabinieri, grazie all’intervento dell’ex deputato regionale Paolo Ruggirello, raggiunto da informazione di garanzia, lo studio doveva essere convenzionato con la mutua. Carabinieri di Trapani, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, stanno perquisendo anche l’abitazione e l’ufficio del sindaco di Paceco, Giuseppe Scarcella, destinatario di invito a rendere interrogatorio innanzi all’Autorità Giudiziaria ed informazione di garanzia per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa.

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