Terrasini, naufragio Nuova Iside: domani accertamento irripetibile sulla petroliera Vulcanello

Sarà eseguito domani mattina, intorno alle 11, l’accertamento tecnico irripetibile sulla petroliera Vulcanello che, dal momento del suo sequestro disposto nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla Procura di Palermo, sul naufragio della Nuova Iside,  è ormeggiata al porto di Augusta. All’esame del bastimento procederanno i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche e, i sommozzatori della Guardia costiera che ispezioneranno la nave anche sotto il livello del mare per verificare la presenza o meno di segni o tracce utili alle indagini. Il tutto avverrà alla presenza del Procuratore aggiunto Ennio Petrigni e del sostituto Vincenzo Amico, titolari dell’inchiesta, e dei 4 indagati accusati delle ipotesi di reato di omicidio colposo, sommersione di nave e omesso soccorso. Gli stessi potranno assistere ai rilievi insieme ai propri legali di fiducia ed esperti di parte. Sono saliti a 4, infatti, gli iscritti nel registro degli indagati per il naufragio del motopesca della marineria di Terrasini e del suo equipaggio, affondato il 12 maggio scorso a circa 10 miglia da San Vito Lo Capo. Anche il comandante della petroliera “Vulcanello” e l’amministratore delegato della società armatrice “Augustadue” hanno ricevuto un avviso di garanzia dalla procura di Palermo che sta indagando sulla petroliera che si sarebbe trovata sulla stessa rotta del peschereccio di cui si è persa ogni traccia. Sulla Nuova Iside  c’erano Matteo, Giuseppe e Vito Lo Iacono, quest’ultimo comandante del motopesca. Il 27enne non è mai stato restituito dal mare e non è escluso che i suoi resti possano essere ritrovati insieme al relitto di cui proseguono le ricerche di Marina Militare e Guardia Costiera. I magistrati titolari dell’inchiesta, Ennio Petrigni e Vincenzo Amico puntano sull’ipotesi che la Vulcanello abbia avuto una collisione con la Nuova Iside mentre nella sala comandi non ci fosse nessuno che vigilava. Dettaglio che emerge dai rumori registrati dalla scatola nera della petroliera, privi di audio vocale e dal rallentamento della velocità di rotta dell’imbarcazione avvenuto proprio la sera del 12 maggio, intorno alle 23,00. Da una prima analisi del tracciato radar sarebbe emerso che le due imbarcazioni sarebbero entrate in contatto: due punti distinti che nel tracciato per un momento si sovrappongono.

 

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