Partinico, vendeva mascherine a prezzi spropositati. Grossista denunciato

Vendeva mascherine a prezzi spropositati, denunciato dalle fiamme gialle un grossista di Partinico.Si tratta di R.R. di 67 anni, commerciante di spezie che avrebbe ricaricato del 235% il prezzo di vendita sui 520 dispositivi di protezione individuali in tessuto che sono stati trovati nel suo deposito e posti sotto sequestro.  I finanzieri lo hanno deferito all’autorità giudiziaria con l’accusa di manovre speculative su merci.  Insospettiti  dall’elevato prezzo di vendita delle mascherine esposto all’interno di un supermercato di Partinico che,  applicava un minimo ricarico del 2,5 per cento, i militari sono risaliti alla filiera, individuando il fornitore.  Il titolare della società produttrice, con sede a Partinico, approfittando della carenza sul mercato locale, imponeva un prezzo di vendita maggiorato rispetto a quello solitamente praticato sugli altri prodotti commercializzati. L’imprenditore, rifornendosi da una locale sartoria, aveva acquistato dal mese di marzo ad oggi, oltre 5.400 mascherine – tra l’altro risultate prive del parere di conformità – al costo unitario di un euro rivendendole poi sul mercato locale, gravato dalla carenza di dispositivi, tra i 2,80 e i 3,50 euro. Il riscontro analitico delle fatture di acquisto e di vendita,  ha consentito così di determinare un ricarico medio ponderato mai inferiore al 165%, con picchi tra il 180% e il 235% in alcuni casi, nettamente superiori ai ricarichi applicati per la vendita dei prodotti normalmente trattati dall’azienda i quali, invece, prima dell’emergenza da Covid-19, si attestavano sempre tra il 15% e il 106%. L’amministratore della società,  è stato denunciato a piede libero per il reato di manovre speculative su merci  che,   punisce chiunque speculi su beni di prima necessità e adesso, rischia la reclusione da sei mesi a tre anni e una  multa che può variare dai 516 ai 25.822 euro. Le mascherine trovate in giacenza in magazzino sono state tutte sequestrate. Continuano, incessanti, i controlli delle Fiamme Gialle in tutta la provincia di Palermo al fine di controllare il rispetto delle misure di sicurezza adottate dall’Autorità governativa,  nonché contrastare possibili speculazioni o insidie alla sicurezza derivanti dalla commercializzazione di materiale non conforme alle normative vigenti.

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