Capaci, comune condannato a risarcire 12 mensilità ai dipendenti precari

40 dipendenti comunali precari di Capaci dovranno essere risarciti con 12 mensilità arretrate. Lo ha stabilito il Giudice del Lavoro del Tribunale di Palermo che ha accolto il loro ricorso, riconoscendo il danno causato dalle continue proroghe dei contratti a termine. A renderlo noto è il segretario provinciale della Cisl Funzione Pubblica Palermo Trapani Margherita Amiri che, dal 2014 ha sostenuto la battaglia avviata dai lavoratori, mettendo gratuitamente a loro disposizione il supporto legale dell’avvocato Maria Grazia Passalacqua.

Una vicenda analoga a quella recentemente avvenuta al comune di Carini, condannato dalla sezione lavoro della Corte d’Appello di Palermo, a risarcire 68 precari in servizio da oltre vent’anni nell’ente locale.

L’obiettivo dei ricorrenti è quello di fermare il continuo ricorso delle amministrazioni ai continui rinnovi dei contratti e trasformare il rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Per la segretaria provinciale della Cisl Funzione Pubblica Margherita Amiri si tratta di “una nuova vittoria dei lavoratori. Ora attendiamo fiduciosi le prossime sentenze in favore di tanti altri dipendenti precari di molti comuni che hanno aderito alla nostra iniziativa, che si fonda nell’avere fiducia nella giustizia per il riconoscimento del danno. E’ ora – conclude – che i comuni provvedano a stabilizzare tutti i precari, se non vogliono ritrovarsi a fronteggiare pesantissimi risarcimenti per le casse pubbliche”.

Una pesante batosta, in termini economici, per il comune di Capaci. A ciascuno dei quaranta dipendenti saranno riconosciute 12 mensilità calcolate sull’ultima retribuzione ricevuta, comprensivi di interessi e di rivalutazione monetaria.

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