“Casa degli orrori” a Castellammare, verso il processo: il comune sarà parte civile

Concluse le indagini, la Procura di Trapani, diretta da Alfredo Morvillo, si appresta a chiedere il processo per le quattro persone arrestate lo scorso mese di novembre con l’accusa di avere maltrattato, picchiato e minacciato diversi anziani, ospiti della casa di riposo «Rosanna» di Castellammare del Golfo.

La richiesta di rinvio a giudizio riguarda: Rosanna Galatioto, 48 anni, che gestiva la casa di cura; Anna Maria Bosco, 46 anni; Antonietta Marianna Rizzo, 31 anni e Matteo Cerni di 66 anni, tutti ancora in carcere.

Le videoregistrazioni effettuate dai Carabinieri della Compagnia di Alcamo registrarono mesi di angherie e violenze ai danni degli ospiti da parte dei quattro arrestati. Parolacce e insulti giorno e notte contro gli anziani, ma su alcuni c’era un vero e proprio accanimento.

La casa per anziani era considerata tra le più efficienti ed organizzate a Castellammare. Al momento del blitz ospitava 15 anziani, 12 donne e tre uomini che non sarebbero stati trattati bene. Tre in particolare sarebbero stati percossi, maltrattati, legati e minacciati dal gestore e dai tre dipendenti. I militari dell’arma sono riusciti a porre fine alle violenze registrate dalle telecamere piazzate all’interno della struttura.

Gli arrestati dovranno rispondere di sequestro di persona aggravato in concorso, violenza privata pluriaggravata continuata in concorso e maltrattamenti aggravati in concorso.

“Il Comune si costituirà parte civile al processo”. Lo afferma il sindaco di Castellammare del Golfo Nicola Coppola.
«La nostra è una città solidale e laboriosa che ha sofferto molto per la terribile immagine di violenza rimbalzata a livello nazionale ma la comunità ha risposto mostrando il vero volto di Castellammare facendo sentire la vicinanza ed il nostro affetto agli anziani regalando presenza ed ascolto in più di una occasione»