San Cipirello, indennità ridotte, risparmi impiegati per servizi sociali

L’amministrazione comunale di San Cipirello si è ridotta l’indennità di carica del 50%. Insieme all’esecutivo guidato dal sindaco Vincenzo Geluso, pure il presidente del Consiglio Comunale Giovanni Randazzo ha seguito l’esempio. 56 mila euro, a decorrere dallo scorso giugno, la somma complessiva che l’ente locale risparmierà ed accantonerà nell’arco di un anno. Un fondo, che il sindaco Vincenzo Geluso intende utilizzare per riattivare alcuni servizi sociali che negli anni non potevano più essere garantiti alla collettività. E i primi segnali cominciano ad arrivare. La Giunta ha già messo in riparazione il pulmino per il servizio di scuolabus. 7 mila euro le spese già affrontate per sistemarlo sia dal punto di vista meccanico che, per interventi di carrozzeria. L’automezzo per il trasporto pubblico degli scolari attende adesso di passare la revisione e presto sarà reso operativo. Il costo del servizio di scuolabus sarà per il 50% a carico del Comune e il restante 50% a carico delle famiglie. Stessa prassi per il servizio di refezione scolastica della scuola dell’infanzia, attualmente garantita dalla ditta Royal Pasti con un costo giornaliero di 3 euro e 3 centesimi. Per l’anno in corso gli utenti dovranno pagare l’intera cifra, ma da gennaio 2018, il comune di San Cipirello rimborserà loro il 50% della spesa effettivamente sostenuta e certificata. Ciò grazie alle somme risparmiate dagli amministratori e dal presidente del massimo consesso civico che hanno rinunciato alla metà dello stipendio che per legge gli era stato riservato. Il sindaco Vincenzo Geluso, infatti, per il suo ruolo istituzionale, percepisce adesso al netto 491 euro mensili. L’indennità di carica degli assessori Loredana Vaccarino, Vincenzo Randazzo, Giuseppe Clesi e Claudio Russo, ruota adesso attorno ai 300 euro mensili e, quello del Presidente Giovanni Randazzo, arriva a circa 500 euro. “Tutte le somme che riusciremo a risparmiare – dice il primo cittadino – saranno utilizzato per favorire le fasce sociali più deboli”.

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