La Corte dei Conti invia commissari al Comune di Monreale per dissesto finanziario

Il primo grosso scossone era arrivato a metà maggio. Adesso quello che arriva è un vero e proprio tsunami che butta Monreale sulla strada del dissesto finanziario. La Corte dei Conti, riunita in adunanza generale a Roma, ha rigettato il ricorso presentato dall’ente locale, che si era opposto all’ipotesi default. A rappresentare l’amministrazione monrealese c’era l’avvocato Carlo Comandè, il cui grande lavoro non è riuscito ad evitare una sorte che sembrava segnata, nonostante la dichiarazione di ammissibilità del ricorso dello scorso giugno lasciasse intravedere qualche piccola speranza. Sarà dissesto, quindi, con il risultato che si insedierà una commissione straordinaria per gestire i debiti accumulati fino al 31 dicembre 2016 (la gestione corrente, invece, resta al Comune). I commissari, in due anni, cercheranno di stilare un “bilancio riequilibrato”. Saranno gli unici interlocutori dei creditori del Comune, che, con lo stato di dissesto, si vedranno stoppare tutti i provvedimenti ingiuntivi. Su questo argomento va detto che l’ente aveva già avviato una politica di estinzione di numerosi debiti e la situazione più rognosa resta in piedi con l’ex Ato rifiuti, con cui è sempre in atto una disputa sull’allineamento dei dati (il Comune ritiene di essere debitore di 5 milioni di euro, la curatela fallimentare, invece, ne chiede 19).
Poco dovrebbe cambiare per i precari, sulla cui stabilizzazione parla la legge regionale che non chiude la porta a chi finora non è stato stabilizzato. Nulla cambierà, infine, per i cittadini comuni, considerato che le tariffe e le aliquote erano già al massimo.

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