Partinico, poco personale al Comune, persi 800 mila euro

Molte, troppe le criticità emerse dalle relazioni presentate dagli otto caposettori del Comune di Partinico al commissario straordinario dell’Ente , l’ingegnere Maurizio Agnese . Relazioni richieste ai dirigenti dallo stesso Agnese all’atto del suo insediamento (lo scorso mese di giugno dopo le dimissioni del sindaco Salvo Lo Biundo per candidarsi alle regionali ndr) per conoscere le varie carenze dell’Ente e cercare di superarle . Impresa che si è presentata particolarmente difficile in un Comune che presenta grossi problemi di bilancio (ancora non approvato) e di cassa e che giornalmente si trova a dover fare i salti mortali per garantire la prosecuzione dell’attività organizzativa e gestionale, fortemente penalizzata anche dalla carenza di personale, soprattutto di figure apicali in settori chiave della pubblica amministrazione, quali i servizi finanziari , sociali, il settore della polizia municipale dove sono presenti solo 14 vigili urbani di ruolo contro i 27 previsti nella pianta organica. “ Una carenza quella delle figure apicali – dice il commissario straordinario Maurizio Agnese – che sta mettendo in serie difficoltà la gestione dell’Ente e quindi il funzionamento di servizi strategici, spesso impossibilitati ad adempiere ad esempio alle articolate e difficili procedure dei bandi pubblici per attingere a dei finanziamenti, che per una legislazione sempre più complessa, richiedono appunto la presenza di figure di elevata professionalità”. A confermare la carenza di personale di ruolo, ridotta ai minimi storici, bastano alcuni significativi dati: su un organico di 200 unità , in atto i posti coperti sono soltanto 116 (cioè circa il 60%) , mentre 240 sono i precari con una media lavorativa di 20 ore settimanali. Ad assottigliare il numero dei dipendenti hanno contribuito anche i numerosi pensionamenti: 17 nel 2017 e sette nel 2016 di cui tre contrattisti. In un Comune dunque che arranca per mancanza di personale (con una spesa per l’ Ente intorno ai nove milioni di euro l’anno ndr), per mancanza di soldi, per problemi di rifiuti e per tante altre difficoltà , il commissario straordinario Maurizio Agnese oltre a fare una precisa promessa col tassativo impegno di portare a giorni in consiglio comunale lo schema del conto consuntivo del 2016 e il prossimo ottobre quello del bilancio del 2017 per le relative approvazioni, informa sulle cose fatte e su quelle in itinere per superare alcune criticità. “Per quanto riguarda la carenza di dipendenti – dice- è stato predisposto un piano triennale del fabbisogno del personale ed è già in itinere un tavolo di concertazione con i sindacati, per la copertura , tramite bando pubblico, di un posto di ruolo di comandante della polizia municipale ( rimasto vacante dal 2008 ndr). Come pure di un ragioniere generale ( altra figura di cui l’Ente è attualmente sguarnito). E’ previsto anche il potenziamento dell’area dei Servizi Sociali con l’aggiunta di ulteriori assistenti sociali che in atto sono soltanto due. Una volta approvato il bilancio e con l’accordo sindacale verranno indetti i relativi bandi di concorso. Nel settore dei servizi sociali – aggiunge Agnese – abbiamo recuperato un vecchio finanziamento di 12 mila euro erogati dal Ministero ( fondi Pac) ed è stato predisposto un avviso pubblico per la copertura di un posto di esperto esterno per attività di monitoraggio e di rendicontazione. Il ritardo in questa attività ha comportato il mancato rimborso per il Comune da parte del Ministero di una cifra ad oggi pari a circa 800 mila euro utilizzati per i servizi sociali ( un progetto per gli anziani e un altro per l’infanzia)” . Ma nell’elenco delle cose fatte in questi tre mesi di reggenza del commissario straordinario ci sono anche l’approvazione del bando per l’affidamento della tesoreria comunale ( scaduto da tempo), l’approvazione del piano urbano del traffico( in fase di pubblicazione), e del piano triennale delle opere pubbliche che dovranno andare entrambi in consiglio comunale per l’approvazione. “ Un grosso ringraziamento per il lavoro svolto – tiene a sottolineare Agnese – va agli impiegati e ai dirigenti dei vari settori – che pur dovendo operare in situazioni davvero difficili e complesse sono riusciti a mandare avanti l’ente”.

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