Montelepre. “Cittadinanza a Rosi? Decisione frettolosa”, la minoranza spiega i motivi dell’astensione

“Sarebbe stato più opportuno e logico creare un dibattito, coinvolgendo le Associazioni, il mondo sindacale e la Chiesa, prima di assegnare frettolosamente la cittadinanza onoraria a Francesco Rosi, che riteniamo – sia chiaro – un grande regista.”

Lo afferma in una nota il capogruppo di “Montelepre Obiettivo 2020”, gruppo di minoranza in consiglio comunale, in merito alla decisione della giunta guidata dalla sindaca Maria Rita Crisci di conferire la cittadinanza onoraria al regista del film “Salvatore Giuliano”, girato e diffuso negli anni ’60.
Decisione avvallata due giorni fa dalla maggioranza consiliare Reset.

L’opposizione parla “di un contesto storico certamente diverso rispetto a quello descritto dal regista”. E fa riferimento alle dichiarazioni di un altro regista, Paolo Benvenuti, autore del successivo film “Segreti di Stato” che afferma che alcune scene del documentario di Rosi si sono basate su fonti meno aggiornate e descriverebbero Giuliano come un bandito cinico, un terrorista, che spara sulla folla.
Insomma, per il regista di Segreti di Stato, film uscito nel 2003, all’epoca, per motivazioni politiche, si doveva far passare un messaggio negativo su Giuliano.

Dunque visioni contrastanti tra le due pellicole che hanno portato il gruppo di minoranza a non prendere una decisione netta sulla vicenda.

“Il nostro gruppo consiliare – afferma ancora Pisciotta – per questo non ha votato favorevolmente: avevamo chiesto un rinvio del punto all’ordine del giorno, per condividere col resto della cittadinanza e creare un dibattito con esperti storici alla luce dell’evoluzione storica dei fatti. Non ci sarebbe stato nulla di scandaloso.”

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