Miceli (PD), i sindaci aggrediranno patrimonio dei mafiosi dinanzi al Giudice civile

«Tutti i sindaci del Pd sottoscriveranno un protocollo di legalità che renderà più concreta la lotta “cosa nostra”. Un elenco di buone pratiche, tra le quali sarà prevista l’obbligatorietà della costituzione di parte civile dei propri Comuni contro i mafiosi ma anche l’obbligatorietà della richiesta di sequestro dei beni dei mafiosi e il ricorso al Tribunale civile per recuperare il danno e le somme statuite a titolo di risarcimento dal giudice penale». Lo ha annunciato Carmelo Miceli, segretario provinciale del Partito democratico di Palermo, nel corso di ‘Mai abbassare la guardia’, incontro dibattito tenutosi a Corleone per fare ‘un punto sulla permeabilità delle amministrazioni locali al fenomeno mafioso’, al quale ha preso parte anche il responsabile nazionale giustizia del Pd, David Ermini. «Non più quindi – ha specificato Miceli – la semplice e mediatica costituzione di parte civile ma anche, se non soprattutto, il coraggio di aggredire concretamente i patrimoni dei mafiosi. È inammissibile che i Comuni che si sono costituiti parte civile ed hanno ottenuto dal giudice penale la condanna dei mafiosi al risarcimento, poi non danno corso a ogni azione utile per recuperare effettivamente le somme liquidate. Per fare un esempio – ha proseguito –, si  raffrontino i crediti maturati dal Comune di Palermo per effetto di sentenze che hanno condannato i mafiosi al risarcimento del danno e quante sono le somme effettivamente recuperate dal Comune negli ultimi anni. Una sproporzione enorme». Per Miceli «i sindaci del Pd, dunque, debbono fare e faranno di più, esercitando tutti gli strumenti che la legge mette loro a disposizione per restituire alla collettività i proventi delle attività illecite delle mafia e per ottenere il ristoro del grave danno che la consorteria criminale crea all’immagine dei Comuni. Come diceva Giovanni Falcone , aggredire il patrimonio di ‘cosa nostra’ significa “togliere l’ossigeno ai mafiosi’. E questo insegnamento – conclude – sarà il modus agendi del Partito democratico».

 

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