Omicidio Rappa, la Cassazione condanna definitivamente i tre imputati

La Cassazione ha confermato la seconda sentenza emessa dalla Corte D’Appello di Palermo, rigettando tutti i ricorsi e condannato, i tre presunti responsabili della morte di Giuseppe Rappa, il bidello diversamente abile di Giardinello che finì in ospedale dopo una lite durante la festa patronale del 2008 e spirato dopo 45 giorni di coma in un nosocomio palermitano.

Carmelo Mario Donato, Federico La Puma e Simone Donato sono stati, quindi condannati definitivamente a 6 anni e 8 mesi di reclusione per omicidio preterintenzionale, al pagamento delle spese processuali e al risarcimento delle parti civili.

Il 26 settembre del 2013, la Corte di Cassazione, per dei vizi di forma, impose, alla Corte d’Assise d’Appello di Palermo di rifare il processo. La decisione scaturì da un ricorso presentato dalla Procura Generale che contestava il fatto che durante il processo d’appello non fossero stati riascoltati i teste che deposero durante il primo grado del dibattimento a carico degli stessi imputati. Rifatto il processo, il 14 novembre del 2014 è stata confermata la sentenza già emessa precedentemente, con la condanna per tutti e tre gli imputati, che erano rimasti a piede libero fino a ieri, giorno in cui si è definitivamente espressa dalla Cassazione.

Secondo la ricostruzione degli investigatori la lite che portò alla morte di Giuseppe Rappa, scoppiò durante una fiera di beneficenza organizzata nell’ambito della festa del paese il 22 agosto del 2008. Rappa sarebbe andato incontro alla morte per una lotteria a suo avviso truccata. Così espresse la sua opinione, che scatenò momenti di tensione.

Per l’accusa l’uomo sarebbe stato ferito a colpi di bottiglia, a calci e a pugni e a seguito dei traumi riportati, sarebbe morto 45 giorni dopo. I medici legali, in primo grado, affermarono che la vittima avrebbe subito un trauma cranico nella regione temporale destra dovuto all’impatto con il suolo, visto che l’anziano deambulava con l’aiuto delle stampelle. Per gli imputati che hanno sempre negato ogni addebito e che, ormai, sono stati condannati definitivamente, la morte di Giuseppe Rappa è stata solo una disgrazia.

Carmelo Mario Donato, Federico La Puma e Simone Donato si sarebbero spontaneamente costituiti questa mattina.

Confermata inoltre la provvisionale di risarcimento in favore della famiglia di Rappa che si costituì parte civile e rappresentata dall’Avvocato Bartolo Parrino; 10 mila euro alla moglie e 5 mila euro ciascuno ai 6 figli.

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