I comuni di Carini e Partinico progettano centri per l’accoglienza dei migranti

Il comune di Carini si prepara ad aprire uno SPRAR, ovvero centro pubblico di accoglienza per i migranti, destinato in particolare ai richiedenti e ai titolari di protezione internazionale. Nei giorni scorsi l’ente locale aveva pubblicato un apposito avviso con l’obiettivo di cercare un partner privato con il quale attivare il progetto.

All’appello ha risposto solamente una cooperativa onlus, denominata “La mano di Francesco” di Favara, nell’agrigentino. Il municipio carinese ha dunque aderito, così come hanno fatto numerosi altri enti locali, al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, previsto dal Ministero dell’Interno che assegna specifici fondi ai comuni per l’accoglienza dei migranti. Nei giorni scorsi a Carini una sola offerta è pervenuta e dunque il comune si prepara ad avviare il progetto il collaborazione con la cooperativa sociale individuata per il biennio 2016-17. L’obiettivo è quello di fornire, oltre a vitto e alloggio, anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.

Il ministero adesso dovrà valutare il progetto e stilare un apposita graduatoria. Procedura simile è stata avviata al comune di Partinico: in questo caso il termine per la presentazione delle offerte per costituire lo SPRAR scade il 20 gennaio.

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