Ispezione del M5S nei centri di accoglienza per migranti del comprensorio

“Migranti costretti a vivere anche 2 anni nei centri di accoglienza, a volte in strutture in cima alla montagna, lontane dai centri abitati”. La denuncia parte dai deputati all’Ars del Movimento 5 Stelle Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio che in questi mesi hanno visitato tutti i 16 centri di accoglienza della provincia di Palermo convenzionati con la Prefettura. “Bisogna potenziare le questure per smaltire le pratiche” scrivono i due parlamentari nella relazione inviata alla Prefettura.Tra i centri ispezionati quattro a Piana degli Albanesi, uno a Santa Flavia, Isnello, Geraci Siculo, Palazzo Adriano, Corleone, San Giuseppe Jato, Palermo, tre a Partinico, due a Borgetto e uno a Giardinello. Buono, sufficiente, mediocre i criteri di valutazione utilizzati dai cinque stelle nelle relazione per indicare le condizioni dei centri di accoglienza. I deputati La Rocca e Ciaccio chiedono alla prefettura di porre l’attenzione sulle strutture facenti capo ad un Corsorzio di imprese siciliane, e sui centri di accoglienza di Partinico, Borgetto e Santa Flavia. I parlamentari hanno “intervistato” i migranti che nel caso specifico dei centri di Partinico, Borgetto e Romitello –si legge nella relazione- “avrebbero lamentato una scarsa qualità del cibo, che, nonostante la presenza di cucine a norma all’interno delle strutture, viene fornito tramite servizio catering”. Nei centri borgettani i migranti avrebbero risposto in maniera diversa sul pocket money: un ospite del centro della frazione montana di Romitello (struttura che risulta accreditata con la Prefettura) ha affermato di percepire 2,50 euro al giorno, quelli della struttura che si trova nel centro abitato invece 1,50 per un totale di 45 euro al mese. Per quanto riguarda la presenza delle figure idonee per l’accoglienza dei migranti, solo nei centri di Corleone e Romitello sembrano avvalersi dell’assistente legale e perciò che i deputati grillini chiedono alla Prefettura di verificare se anche nelle altre strutture della provincia vi sia le presenza delle necessarie figure professionali, come mediatore culturale e assistente sociale. In un centro di Partinico e in uno di San Giuseppe Jato –si legge sempre nella relazione- due migranti avrebbero rispettivamente lamentato scarsa assistenza medica. Le ispezioni dei deputati Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio sono state effettuate nel periodo compreso tra il primo ottobre e il 30 novembre, il problema principale riscontrato in tutti i centri, eccetto che per la struttura di Palermo, sembra essere l’eccessiva permanenza degli ospiti, che rispetto ai 45 giorni o ai 3 mesi previsti dalla legge, si soffermano all’interno delle strutture fino a 2 anni.
Le cause sembrano essere dovute ai ritardi negli esiti da parte della commissione, nonché dal carico di lavoro delle questure. La maggior parte degli esiti peraltro risulta negativo, ciò determina la conseguente presentazione di ricorsi da parte dei migranti e l’ ulteriore prolungarsi della permanenza degli stessi a causa dei continui rinvii delle udienze. Oltre ad ispezionare i locali –spiegano i due deputati- abbiamo parlato con gli ospiti per comprendere come vivono la loro situazione. In alcuni casi, abbiamo assistito a dei forti momenti di tensione. E’ normale – conclude La Rocca – sentirsi arrabbiati e frustrati per chi è fuggito in cerca di una vita migliore vedersi costretto a vivere dentro la stessa struttura anche 2 anni a volte in cima alle montagne, obbligato a percorrere numerosi chilometri a piedi per raggiungere il centro abitato più vicino”.

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