Strage di Alcamo Marina, chiesto maxi risarcimento

Un maxi risacimento ultra milionario. E’ quello che potrebbe essere concesso nei prossimi giorni ad un innocente condannato ingiustamente per la strage di Alcamo Marina. Giuseppe Gulotta, rimase in carcere per 22 anni, con l’accusa di avere ucciso il 27 gennaio 1976 due carabinieri, Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta, nella caserma della località balneare del trapanese. L’uomo aveva già chiesto il risarcimento per tutti gli anni rubati alla sua vita ma l’Avvocatura dello Stato a febbraio glielo negò, perche’ Gulotta, allora 18enne, firmò una confessione in cui si autoaccusava. Ma quella firma la mise dopo essere stato picchiato e torturato dai carabinieri per un’intera notte. Adesso gli avvocati hanno chiesto nuovamente un risarcimento record pari a 59 milioni di euro. La Corte d’Appello si dovrebbe pronunciare nelle prossime settimane. Dell’eccidio oltre a Gulotta furono accusati pure Giuseppe Vesco (morto misteriosamente in carcere), Giovanni Mandalà, bottaio di Partinico (deceduto nel ’98 per un male incurabile), Vincenzo Ferrantelli e Gaetano Sant’Angelo. Tutti assolti nel processo di revisione. Ferrantelli e Sant’Angelo, fuggiti in Brasile, sono riusciti ad ottenere oltre un milione di euro per ingiusta detenzione.
C’è voluto oltre un trentennio per far affiorare i sensi di colpa in un Carabiniere che ha raccontato la verità su quella notte: “furono tutti torturati” –ammise.

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