Cinisi. Via intitolata al fratello del boss Badalamenti, sarà rimossa la targa

Partigiano ma anche fratello del boss e perciò che il sindaco di Cinisi, Giangiacomo Palazzolo, cancellerà “via Salvatore Badalamenti”. C’è già una data: il prossimo 9 maggio, alla fine del corteo che ogni anno ricorda l’uccisione di Peppino Impastato.

La notizia circolava da tempo. Ora, però, è comparsa tra le iniziative dedicate al giovane ammazzato dalla mafia. Sono da definire, ancora, le modalità e i passaggi ufficiali di un gesto simbolico che a qualcuno fa storcere il naso. In paese, infatti, già si discute sull’opportunità e si dubita, persino se quel Salvatore sia il fratello o un cugino del boss Tano Badalamenti. I dubbi, però, possono essere fugati facilmente. Salvatore Badalamenti, era uno degli otto figli che Vito, il padre del capomafia, ebbe da Giuseppa Spitaleri.

Di poco più grande del patriarca di Cinisi, era nato nel 1920. Poco chiare, invece, sono le circostanze della morte. La banca dati dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza cita un giovane di Cinisi con quello stesso nome e data di nascita che militava con il nome di battaglia “Turiddu” nella “Quinta divisione della brigata Ellero”. Gli archivi ci dicono che fu trucidato il 23 aprile del 1945 a San Albano Stura, un paesino in provincia di Cuneo.

E che fosse proprio il fratello di Gaetano, lo disse lo stesso capo della cupola. Durante il processo per l’omicidio Impastato, si vantò di questo fratello partigiano al quale Cinisi aveva intitolato la strada. Le certezze, invece, si perdono se si cercano fatti precisi sull’uccisione. I compagni di Peppino raccontano che fosse stato fucilato dagli stessi commilitoni per un furto in fureria. Non si sa nemmeno quando sia stato dato il nome alla strada. Forse, avvenne nell’immediato Dopoguerra.

Il sindaco Giangiacomo Palazzolo, ha chiesto informazioni agli uffici comunali per rintracciare gli atti e capirne la motivazione. “Quello che appare sicuro è che la strada gli è stata dedicata per fare un piacere al fratello mafioso –dice il primo cittadino- e proprio per questa ragione cancelleremo il nome”.

Riccardo Salvia

2 thoughts on “Cinisi. Via intitolata al fratello del boss Badalamenti, sarà rimossa la targa

  1. Se il giovane di Cinisi, Salvatore Badalamenti venne trucidato perché partigiano e per queste motivazioni venne intitolata al suo nome una strada del suo paese natale, non capisco perché deve esserne fatta la cancellazione.
    Si dice perché era il fratello o il cugino di Gaetano Badalamenti, condannato per essere stato il mandante della uccisione di Peppino Impastato.
    Ancora una volta il furore giacobino sbaglia.
    Peppino impastato fu il figlio di un mafioso, imparentato con un capomafia fatto saltare in aria con la sua giulietta, ” Cesare Manzella “, ma ciò non ha impedito il suo giusto riconoscimento come vittima della mafia, ed ai suoi parenti sono state date tutte le tutele e i benefici che la legge prevede.
    Le responsabilità penali e morali sono personali e gli innocenti non debbono pagare.
    Leggo che alcuni stanno facendo le indagini sul partigiano Salvatore Badalamenti per vedere se la sua uccisione venne determinata da una sua effettiva partecipazione all’attività partigiana oppure a fatti meno nobili, non vorrei che questo eccesso di scrupolo nascondesse qualcosa di altro.
    A liberazione avvenuta, ebbero riconoscimenti, dallo Stato italiano alcuni soggetti che si macchiarono di inaudite e gratuite crudeltà verso gli avversari, anche a guerra finita. Forse è il caso di riaprire gli archivi anche per loro.

  2. Alla fine degli anni ’40 uscì un dispositivo (ordinanza prefettizia, circolare, decreto,….?) che invitava i comuni a titolare delle vie ai propri concittadini deceduti nella guerra di liberazione e di Cefalonia (vedi Carmelo Onorato medaglia d’oro a Cefalonia, piazza Giovanni Ortoleva a Isnello ect…..) Secondo Wikipedia la famiglia Badalamenti era povera ma non mafiosa, il fratello Gaetano che diserta l’esercita ancora prima dello sbarco alleato, luglio 43, risulta che delinque con associazione nel ’46 poi scappa in america da un altro fratello maggiore commerciante, pertanto con il fratello Salvatore partigiano dal 1/6/1944 prendono strade diverse. Sul luogo dell’uccisione c’è una lapide in cui lo stesso viene ricordato. Carmela Zangara autrice del libro: Per liberar l’Italia. I siciliani nella resistenza 1943-1945, Licata 2011, così riporta: Badalamenti Salvatore Cod. 4998 delibera n° 3655. Nato a Cinisi (PA) da Vito e da Spitaliere Giuseppa nel 1920, ivi residente, celibe. Col nome di battaglia “Turiddu” era partigiano della 5 Div. Alpi Bgt. Val Ellero. Cadde il 23-4-1945 a S. Albano Stura-Ceriolo, (CN) trucidato. Il suo nome è ricordato su un cipopo in memoria
    Fonti : Istroreto e G. Giaccardi, op. cit., Elenco dei caduti dal 1gennaio al 25 aprile 1945 dell 3 e 5 Div. “Alpi”, nota n° 70, caduti delmese di aprile. Dallo stesso testo, stralcio della testimonianzaresa da Piero Caviglia e Michele Comino alle pagg. 266-267-
    Fonti delibera: Riferimento estrapolato da: ISRC, G. Argenta (a cura di) op. cit., pag 7. Qui è segnata la delibera che porta il N° 3655.
    Scheda su Albano-Stura Ceriolo
    I fatti relativi al Badalamenti avvennero per mano della Brigata nera e dei Cacciatori degli Appennini. La Brigata nera proveniente dai presidi di Cuneo, operava lungo la fascia pedemontana; i Cacciatoti degli Appennini agivano nella zona di Trinità, S. Albano Stura, Bene Vagienna, Magliano. Il Badalemanti cadde il [23] 25 aprile 1945, giorno della liberazione.
    L’atto di morte registrato al Comune di S.Albano Stura porta il n° 18 dell’anno 1945. Gli allegati all’atto di morte sono depositati presso il Tribunale di Mondovì.
    Nell’atto è detto testualmente che la morte avvenne alle ore 16,30 lungo la strada provinciale in località Frazione Ceriolo nei pressi della cascina del Fopsso, causata da attacco delle forze naziste. La denuncia di morte venne fatta il 24 marzo dal Commissario Prefettizio, Palestrino Carlo. Sil lupogo esiste una lapide in cui lo stesso viene ricordato.

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