Aveva dato fuoco alla villetta della cugina, arrestato commerciante di Castellammare del Golfo

Aveva dato fuoco alla villetta della cugina, a Castellamare del Golfo, per questioni di eredità. Con l’accusa di incendio doloso e violazione di domicilio, in manette è finito Camillo Finazzo, 66 anni, commerciante del luogo. camillo finazzo

L’uomo è stato arrestato questa mattina dai carabinieri della locale stazione diretti dal Maresciallo Luigi Gargaro e coordinati dal Capitano della compagnia di Alcamo Savino Capodivento. L’episodio risale al 3 gennaio scorso, quando i militari furono chiamati ad intervenire presso una villetta di contrada Ginisara, completamente distrutta dalle fiamme, generatesi dall’esplosione di alcune bombole di gas che erano state collocate all’interno di due diverse stanze della casa e lasciate appositamente aperte.

Appurata la natura dolosa del rogo, gli investigatori hanno cominciato a scavare nella vita della proprietaria della villetta, un’impiegata nubile di 49 anni, la quale avrebbe dichiarato di non aver mai avuto problemi con alcuno se, non, qualche questione familiare con un cugino per l’eredità ricevuta da una zia, aggiungendo di non nutrire, comunque, alcun sospetto sul conto del parente.

Determinanti, per le indagini, sono state le immagini acquisite dalle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private presenti nella zona della casa. Le stesse, proprio la sera dell’incendio, hanno inquadrato il pick up del cugino della vittima dirigersi verso la villetta, portando a bordo del cassone posteriore, particolare fondamentale, un bidone di liquido infiammabile dello stesso colore di quello rinvenuto all’interno dell’abitazione andata in fiamme. Lo stesso pick up è stato inquadrato nuovamente, da altre telecamere in orari compatibili con il rientro dell’uomo nella propria abitazione, quindi dopo aver innescato l’incendio e, questa volta, senza il bidone a bordo.

I carabinieri, a quel punto, hanno approfondito la pista dell’eredità scoprendo che, già in passato, tra le due famiglie vi erano state delle questioni analoghe e che di recente i rapporti si erano nuovamente incrinati a causa di una abitazione lasciata in eredità da una zia, sulla quale la famiglia della vittima aveva esercitato l’usucapione. Tutto questo clima e questo risentimento, secondo gli investigatori, ha fatto maturare lo spregiudicato gesto.

Visti gli elementi probatori raccolti dai carabinieri della compagnia di Alcamo, il Sostituto Procuratore presso la Procura di Trapani Paolo Di Sciuva ha avanzato richiesta di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere a carico di Camillo Finazzo, accolta dal Gip Caterina Brignone. I Carabinieri così alle prime luci dell’alba hanno eseguito l’ordine di carcerazione, conducendo l’uomo presso la Casa Circondariale San Giuliano di Trapani a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. cc cast

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