Rifiuti, ci sono 51 lavoratori in esubero
Il dato è emerso dalla relazione del sindaco di Monreale Piero Capizzi nella seduta del consiglio comunale che si e’ svolta ieri sera nel centro del Palermitano. La questione riguarda la gestione dei rifiuti affidata all’Ato Palermo 2, fallito ormai da qualche mese.
Ci sono 51 lavoratori in esubero perlopiù personale impiegato nell’amministrazione e qualche operatore.
Lo scopo è quello di salvaguardare il personale senza però aumentare la Tari che poi graverebbe sulle tasche dei cittadini.
Ma purtroppo per i 51 lavoratori in esubero le speranze di conservare il proprio posto lavoro sono appese ad un filo.
Una soluzione sarebbe quella di ripartirli nei comuni in base al numero degli abitanti ma i Comuni più grandi avrebbero subito un aumento del costo. Di contro i Comuni più piccoli avrebbero ridotto il costo del 30 e del 40%. E il Comune che dovrebbe affrontare il costo maggiore e’ appunto Monreale il cui sindaco sottolinea l’impossibilità dell’amministrazione di farsi carico di questo.
E allora? Quale la soluzione per i 51 lavoratori in esubero? Due quelle attuabili: la prima la riduzione del costo del personale; la seconda seguire le indicazioni della Regione secondo la quale i Comuni devono accettare solo i lavoratori che possono permettersi di pagare.
Ovvia la reazione dei lavoratori presenti in consiglio che per salvare il proprio lavoro dovrebbero accettare uno stipendio più basso pagando per la cattiva gestione di chi a livelli più alti guadagna fior di soldi.
Il capogruppo del gruppo misto Marco Intravaia nel corso della seduta ha dichiarato che la situazione in cui versa l’Ato non e’ imputabile solo alla cattiva gestione ma che bisogna verificare che non ci siano anche delle responsabilità politiche. Lo stesso Intravaia chiede che venga istituita una commissione di inchiesta e vigilanza sull’Ato prima ancora che gli organi preposti si occupino delle responsabilità penali.
Questo verrà discusso nella prossima seduta del consiglio comunale.
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