La richiesta di denaro al pasticcere di Cinisi, in manette Roberto Helg: “l’ho fatto per bisogno”

E’ finito in manette ieri pomeriggio Roberto Helg il vice Presidente della Gesap, la società di gestione dell’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo, carica che ricopre unitamente a quella di vertice della Camera di Commercio.

Proprio nella veste di rappresentante Gesap, Helg ha chiesto e ottenuto il pagamento di una somma di denaro di 100.000 euro al titolare della Pasticceria Palazzolo di Cinisi, affittuario di uno degli spazi commerciali dell’aeroporto, il quale si era rivolto a lui per ottenere la proroga triennale del contratto a condizioni favorevoli.

La richiesta e la consegna del denaro – fasi entrambe integralmente monitorate dalla polizia giudiziaria – ha fatto registrare la classica sequenza estorsiva consistente nella prospettazione, da parte di Helg, della difficoltà dell’operazione di rinnovo se non supportata dal suo prezioso intervento e, da parte del commerciante, nell’adesione all’illecito pagamento, in ordine al quale l’uomo pubblico ha preteso, oltre alla consegna di una somma in contanti di 50.000,00 euro, l’impegno da parte del commerciante alla corresponsione rateale di 10.000 euro al mese con il contestuale rilascio, in funzione di garanzia dell’impegno, di un assegno in bianco del residuo importo di 50.000,00 euro.

E’ così scattato il blitz della polizia nella stanza del presidente Helg intorno alle 17 nella sede di Confcommecio in via Enrico Amari a Palermo. Sulla scrivenia gli agenti hanno trovato una busta con 30.000 euro.

Interrogato dai magistrati della Procura, a fronte di specifiche e dettagliate contestazioni, Roberto Helg ha fatto rilevanti ammissioni sulle quali sono in corso indagini. Ai carabinieri avrebbe detto di averlo fatto per bisogno.

L’operazione conclusa ieri ha avuto inizio da un proficuo spunto collaborativo ad opera del commerciante palermitano il quale, rivoltosi all’Arma, ha rivelato i dettagli dell’illecita richiesta di denaro e delle sue modalità estorsive.

Le investigazioni sono state svolte dai militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Palermo sotto il comando del Magg. Alberto Raucci e con il coordinamento del Comandante del Reparto Ten. Col. Salvatore Altavilla e del Comandante Prov.le Col. Giuseppe De Riggi.

L’indagine è condotta da magistrati del II° Dipartimento (reati contro la pubblica amministrazione), in particolare dai Sostituti d.ri Battinieri e Ferrari con il coordinamento del Proc.re Agg. dr. Petralia e la supervisione del Procuratore della Rep.ca dr. Lo Voi che ha personalmente partecipato all’interrogatorio notturno.

Roberto Helg si trova in stato d’arresto associato alla Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo. I suoi legali hanno chiesto la concessione dei domiciliari per motivi di salute.

3 thoughts on “La richiesta di denaro al pasticcere di Cinisi, in manette Roberto Helg: “l’ho fatto per bisogno”

  1. Per uno scoperto 100 continuano indisturbati e lo schifo di questo paese ci vuole una condanna esemplare.

  2. Gli arresti domiciliari per motivi di salute? Ma per riscuotere non aveva problemi di salute, le mai le aveva ben ferme.

  3. ogni tanto qualcuno scopre la carta vetrata questo sistema di merda esiste da sempre specialmente in sicilia e non finira mai perche il 90 % dei siciliani ce l hanno nel D N A questo sistema pizzo lo abbiamo pure esportato in tutto il pianeta e sono sicuro che questi BASTARDI non saranno mai puniti severamente perche i sig politici e istituzioni fanno parte di merde parte pure di questa merda e pure il sig… VATICANO CHE anche per battezzare un banbino ti chiede il PIZZO e nessun verme osa dire niente vorrei solo sapere che tipo di DIO ce in italia

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