Il Comune perde un finanziamento per un firma apposta in ritardo

Per una firma digitale apposta in ritardo di tre minuti, il sindaco di Capaci Sebastiano Napoli avrebbe mandato in fumo la possibilità di ricevere un sostanzioso finanziamento, di circa 44.000 €, da parte del Ministero dell’Interno.

 

Il progetto finanziato dal Fondo Lire UNRRA avrebbe dovuto sostenere le famiglie indigenti a cui si sarebbero potuti fornire generi alimentari.

A sollevare il caso che, questa volta colpisce inesorabilmente la fascia della popolazione più disagiata, sono i consiglieri comunali di opposizione del Movimento La Prospettiva e di Ama Capaci, i quali ritengono che, per disattenzione amministrativa, l’ente locale abbia perso un treno tanto atteso per la solidarietà.

“Purtroppo, da qualche anno a Capaci – si legge nella nota firmata dai consiglieri Maria Rosa Lo Bello, Antonio Vassallo e Michele Guastella – si assiste ad un innalzamento del tasso di disoccupazione, diverse famiglie rischiano di rimanere senza tetto, tantissime non riescono più a garantire un pasto adeguato ai propri figli e ciò – proseguono i firmatari della nota – ci preoccupa principalmente sul piano umano ancor prima che politico, ma allo stesso tempo ci colpisce come di fronte a tanta sofferenza si contrappone tanta disattenzione da parte dell’intera amministrazione ed in particolar modo dell’assessore ai servizi sociali Franca Lisa Giambona”. Quest’ultima viene invitata a riflettere sulla gravità di questa sua inadempienza che ha in modo spietato annientato le poche speranze nutrite dalle famiglie disagiate di poter trovare qualche risposta alle loro mille carenze.

 

Infine, al riguardo, i consiglieri comunali di opposizione aggiungono di voler “porre la Giunta Napoli di fronte ai suoi errori perché da essi possa imparare ad essere più diligente nei confronti dei loro compiti istituzionali, ma soprattutto più presente nei confronti di coloro che ogni giorno si recano nel palazzo comunale per esprimere alle massime cariche presenti, sindaco e vicesindaco, il loro grave disagio economico ed esistenziale”.

 

Ma le contestazioni, contro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Sebastiano Napoli, non finiscono qui. Gli stessi consiglieri comunali di minoranza lamentano il fatto che il servizio di mensa scolastica continua a restare ancora sulla carta. E ciò – si legge nella nota –per l’insensibilità e l’incapacità di chi guida il paese.

 

Lo Bello, Vassallo e Guastella, parlano di “evidente impossibilità di giustificare un’amministrazione ed un assessore alla pubblica istruzione che non mostrino consapevolezza sui disagi che vivono i genitori che lavorano. L’ assessore Letizia Guercio deve pensare alle ricadute che le sue azioni o distrazioni hanno sui cittadini che si è impegnata a servire”.

 

 

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