Carini. Quattro i candidati a sindaco, c’è pure Dalì. PDR chiede le primarie al PD

Sostenuto dal movimento “Carini 2025”, ex assessore provinciale, consulente della Presidenza del Consiglio dei Ministri, imprenditore di 40 anni, Eusebio Dalì si candida a sindaco della città. La presentazione ufficiale domenica mattina con un convention all’hotel Azzolini.

Carini 2025 – afferma Dalì- nasce dall’idea di un gruppo di cittadini, che vogliono semplicemente vivere in una città “normale”senza privilegi di zona e di persona. Né destra, né sinistra. L’unica alleanza del movimento -continua il candidato sindaco- sarà con i cittadini carinesi, uniti in un unico intento. Fare politica non è un mestiere ma una missione, da compiere però con piena consapevolezza di cosa voglia dire amministrare. Tutti insieme, siamo una squadra pronta a rivoltare Carini come un calzino. La mia candidatura a sindaco –conclude Dalì- è il frutto di un progetto politico. Svecchiamento ed innovazione sono le parole d’ordine del movimento”.

Salgono dunque a quattro gli aspiranti sindaco di Carini.

C’è Gianfranco Lo Piccolo sostenuto dal movimento “Carini Pulita” che sta dialogando con altre forze sociali e politiche del paese, fermo restando come dichiarato da Lo Piccolo nei giorni scorsi, che si tratta di un gruppo libero “senza padroni e senza padrini”.

Il Movimento 5 Stelle, candida Ambrogio Conigliaro, recentemente destinatario di un messaggio intimidatori con il fuoco. E’ già noto che i pentastellati non fanno accordi con nessuno.

Giovì Monteleone è sotenuto dal Partito Democratico e dai movimenti “Carini si sveglia” e “L’Altra Carini” e sta trattando pure con esponenti del centro destra.

Ma il metodo con il quale è stata scelta la candidatura di Monteleone viene oggi messo in dubbio dai deputati regionali del “Patto dei Democratici per le Riforme”, i parlamentari Salvatore Lo Giudice ed Edj Tamajo, che chiedono all segreteria provinciale del PD di organizzare le primarie di area “al fine di potere, con tutte le forze politiche che si ispirano a valori riformisti –affermano- confrontarsi nel terreno più consono all’individuazione del soggetto che possa meglio interpretare il progetto di riforma per il rilancio del territorio di Carini, il terreno della popolare e partecipata consultazione degli elettori e dei simpatizzanti. Siamo certi e convinti –concludono Lo Giudice e Tamajo- che è questo il percorso più idoneo al fine di coinvolgere il più democraticamente possibile la cittadinanza carinese”.

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