Impazza il “totosindaco”. Frammentazione nel “centro destra”

È totosindaco a Carini per le amministrative di maggio. La situazione è ancora un po’ confusa, soprattutto nell’area di centro destra, ma già da ora si possono avanzare le prime ipotesi. A partire dalla probabile decisione del sindaco uscente Giuseppe Agrusa, di richiedere la fiducia dei carinesi, potendo contare sull’appoggio dei compagni di avventura amministrativa che gli sono rimasti accanto.

Infatti, nonostante più volte abbia “professato” la volontà di non volere più sedere sulla poltrona più ambita del palazzo di città, sembra che possa tornare sui suoi passi. Da circa un anno, al suo posto, si fa il nome del presidente uscente del consiglio comunale Totò Sgroi, esponente del gruppo “Insieme per rinascere” che, confermando il suo impegno elettorale, vanterebbe già del supporto di 2 liste civiche e avrebbe in corso delle trattative per nuove alleanze.

Ma adesso, la corsa per conquistare il ruolo di leader amministrativo si arricchisce della candidatura a sindaco di Giuseppe Bondì, di area centrista, consigliere comunale uscente del gruppo misto, sostenuto anch’egli da due liste civiche e in aperta negoziazione politica con il cdu e di Salvatore Nazzarini, esponente dell’Ncd ed ex assessore della Giunta Agrusa. Inoltre, sarebbe saltato fuori anche il nome di Eusebio Dalì, ex amministratore dell’ex governo di Palazzo Comitini.

L’evidente frammentazione dell’area di centro destra, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe portare anche a futuri scenari, dettati dalle segreterie provinciali dei partiti di riferimento che, secondo alcune indiscrezioni, punterebbero alla candidatura a sindaco di una donna. E da qualche settimana, si fa sempre più insistente la voce che, a scendere in campo, per far convergere su un unico soggetto, l’unità di intenti, potrebbe essere Maria Rita Picone, attuale assessore alla solidarietà sociale del Comune di Carini. Una scelta che potrebbe indurre gli attuali papabili candidati a fare un passo indietro, sindaco Agrusa compreso.
La notizia trapela dai corridoi del palazzo comunale. Nessuna conferma da parte dell’interessata, né dal primo cittadino uscente, al momento in vacanza Australia.

Sul fronte avverso all’attuale classe dirigente, confermata la candidatura di Ambrogio Conigliaro, per il Movimento 5 Stelle che negli ultimi anni ha condotto battaglie di opposizione extraconsiliare soprattutto per la difesa dell’ambiente e, attraverso mondo consumatori, contro i rincari della tassa sui rifiuti.

Più che certa, anche l’ascesa elettorale di Gianfranco Lo Piccolo, esperto in comunicazione e strategie aziendali, alla sua prima esperienza politica. Lo Piccolo, che si propone come l’alternativa ai soliti vecchi schemi politici e partitici, vanta attualmente del sostegno di un sostanziale gruppo giovanile e di un’ampia rete di imprenditori locali.

La segreteria cittadina del Pd ha già ufficializzato il mese scorso la candidatura a sindaco di Giovì Monteleone, ma a riguardo, i vertici provinciali del partito preferirebbero ricorrere alle primarie in cui, sempre secondo alcune indiscrezioni, a sfidare Monteleone, potrebbe essere il cugino Vincenzo Alamia, già suo antagonista alle amministrative del 2010 e arrivato secondo al ballottaggio contro l’attuale sindaco Giuseppe Agrusa. Pare, infatti che, l’ex amministratore centrista, con diverse esperienze politiche alle spalle, negli ultimi tempi si sia avvicinato al Partito Democratico.

Infine, anche la candidatura a sindaco di Maurizio Rosso, sindacalista della Cgil nell’ambito dei diritti dei lavoratori dello spettacolo e del teatro, potrebbe essere decisa nelle stesse primarie.

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