Dopo l’arresto, multa di 5 mila euro per Davide Giambrone

di Graziella Di Giorgio

Una grossa tegola amministrativa si abbatte su Davide Giambrone, 35 anni di Borgetto. E’ una sanzione di oltre 5 mila euro per violazione dell’articolo 2 della legge 122 del ’92 e riguardante la gestione della sua autofficina abusiva con annesso autolavaggio. L’accusa è “aver esercitato un’attività a pubblico di riparazione di veicoli a motore e riparazione e sostituzione di pneumatici” in violazione, appunto, di questa norma di legge che disciplina l’attività di riparazione dei veicoli e dei complessi dei veicoli a motore, compresi i ciclomotori.

Il capannone sulla statale 186 da circa due settimane è sotto sequestro perché entrambe le strutture, ai controlli ispettivi degli agenti del commissariato di polizia di Partinico e di quelli della polizia provinciale, sono risultate totalmente abusive: erano prive di qualsiasi autorizzazione sia in materia amministrativa che ambientale.

Giambrone era stato prima denunciato per aver gestito, appunto, l’impianto artigianale senza alcuna autorizzazione, il giorno dopo era stato arrestato dai poliziotti per aver tolto i sigilli al capannone.

Nel corso dei controlli fra l’altro, le forze dell’ordine avevano rilevato che gli impianti artigianali non avevano neanche l’autorizzazione allo scarico da parte del Comune di Borgetto, sia per le acque reflue provenienti dall’autolavaggio sia per i rifiuti prodotti da entrambe le strutture che venivano direttamente smaltiti nei canali di scolo della statale 186.

Davide Giambrone dopo l’arresto è stato condannato a otto mesi, pena sospesa, a 400 euro di multa ed è stato affidato in prova per sei mesi ai servizi sociali. Ora per il 35enne è scattata pure la sanzione della polizia provinciale di oltre 5 mila euro per violazioni amministrative.

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