Monreale, riconteggio schede elettorali: costituzioni in giudizio

Dopo il ricorso inoltrato al tribunale amministrativo dalla lista Autonomia e Libertà, che chiede il riconteggio dei voti che consentirebbe di superare lo sbarramento del quorum del 5% previsto dalla legge, Maurizio Valerio, rappresentante della lista “Alternativa Civica”, Francesco Barna, consigliere eletto nella fila della stessa lista ed Aurelia Di Benedetto, eletta, invece, nelle fila del Partito Democratico, si sono costituiti in giudizio. Tanto Barna, quanto Di Benedetto lo hanno fatto per difendere la loro posizione personale, poiché, se il Tar dovesse accogliere il ricorso di Autonomia e Libertà, sarebbe messa a rischio la loro elezione. La costituzione è stata affidata allo studio dell’avvocato Carlo Comandè, esperto amministrativista.
Il ricorso di “Autonomia e Libertà” che, così come Alternativa Civica e Partito Democratico ha sostenuto la candidatura del sindaco Piero Capizzi, è stato presentato per ottenere l’annullamento del verbale di proclamazione dei consiglieri eletti lo scorso 12 giugno scorso. Ciò trae origine dalla convinzione che ci sarebbero stati degli errori nel conteggio dei voti. Errori determinanti, senza i quali la soglia del 5 per cento sarebbe stata superata. Numeri non di poco conto, se – come sostengono i ricorrenti – il risultato finale per la lista potrebbe essere quello di 1.378 voti contro gli attuali 962. Un numero, pertanto, idoneo a far scattare i seggi consiliari venuti a mancare. Sull’argomento si esprimerà, a partire dal prossimo 24 ottobre, la seconda sezione del Tar di Palermo.

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