Ansaldo Breda, nuova manifestazione degli operai contro la cassa integrazione

Non si fermano le protestano dei lavoratori dello stabilimento Ansaldo Breda di Carini che vanno verso la cassa integrazione dal 7 gennaio. Ieri sono tornati a manifestare a Palermo dove si è svolta una riunione all’assessorato delle Attività produttive. “Continuano a creare un deserto industriale in Sicilia.” dichiarano i sindacati. “Vorremmo sapere perchè siamo l’unico stabilimento di Finmeccanica
toccato dalla cassa integrazione”.
Sono quattro in tutto le fabbriche di AnsaldoBreda: oltre quella di Carini, ci sono anche quelle di Napoli, Pistoia e Reggio Calabria. Secondo le organizzazioni di categoria, non si tratta di crisi ma di una manovra per far chiudere lo stabilimento siciliano.
Dopo aver occupato la stanza in cui è avvenuta la riunione, i sindacati sono stati raggiunti dagli operai che poi hanno deciso di dirigersi verso viale Regione siciliana, per bloccare il traffico. . Intanto dalla Regione arriva una risposta, probabilmente poco gradita dai lavoratori AnsaldoBreda. “Smentisco in maniera assoluta che il governo della Regione abbia avallato la posizione di AnsaldoBreda rispetto alla richiesta di cassa integrazione per gli operai di Carini”, ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività Produttive, Linda Vancheri. “Nell’incontro al ministero dello Sviluppo, che si è svolto ieri – aggiunge Vancheri – il governo regionale ha chiesto all’azienda di individuare tutte le soluzioni per il rilancio del sito di Carini. Intanto AnsaldoBreda non cambia posizione e pertanto in attesa dell’incontro di metà gennaio ha confermato la scelta dell’ammortizzatore costruttivo”.
I lavoratori però continueranno a protestare fino a quando non sarà revocata la cassa integrazione.

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