Acqua. I sindaci del palermitano: sì alla gestione con Eas

I sindaci della provincia di Palermo hanno deciso. Il servizio idrico integrato sarà gestito dall’Ente Acquedotti Siciliani. E’ questo il risultato dell’assemblea che si è svolta questa mattina a Palazzo Comitini sede della Provincia di Palermo. Gli amministratori soci della società fallita Aps, erano stati convocati nei giorni scorsi per valutare la proposta della Regione di affidare il servizio all’Eas. La quasi totalità dei sindaci ha detto sì, mentre in otto si sono opposti chiedendo invece che il servizio venga direttamente affidato ai comuni. Non è stata discussa invece la proposta del comune di Palermo, di far gestire il servizio all’Amap la società municipalizzata di Palazzo delle Acquile.
L’Ente Acquedotti Siciliani, secondo la proposta della Regione, gestirà l’acqua per sei mesi al massimo affittando da Aps tutto quanto è necessario per garantire il servizio- attesa che venga approvata dall’Assemblea Regionale la nuova riforma sul servizio idrico integrato in Sicilia.
Il fallimento di Aps, con le conseguenti incertezze occupazionali per i 206 lavoratori, ha creato diversi disagi nei comuni del palermitani, dove si sono registrati problemi di erogazione idrica. “E’ l’unica strada percorribile per garantire il servizio e salvare i livello occupazionali – spiega l’assessore comunale di Partinico Diego Campione – al momento non c’è la possibilità di far tornare il servizio ai comuni, ma in cuor nostro, vogliamo che la gestione dell’acqua torni ad essere pubblica”.
Tramonta dunque la possibilità di far gestire da subito, il servizio direttamente ai comuni. Una possibilità che era stata offerta dai curatori fallimentari di Aps, al sindaco Salvatore Palazzolo che ha chiesto nel corso della riunione, il ritorno alla gestione pubblica.

1 thought on “Acqua. I sindaci del palermitano: sì alla gestione con Eas

  1. E’sempre piu’ difficile poter andare avanti, se io fossi sindaco farei di tutto per riavere il servizio idrico, considerato che e’ stato fatto un referendum a proposito e che la societa’ gestore del servizio aps e’ stata messa in liquidazione.
    Invece che succede spunta EAS come se si vuole far risuscitare i morti o per meglio dire abbandoniamo un carrozzone e ne mettiamo un’altro in circolazione, credo che la gestione da parte dei comuni sicuramente darebbe agli enti qualche boccata di ossigeno visto che non avendo piu’ la gestione dei servizi raccolta rifiuti ed acquedotto si ritrovano con il sedere per terra.
    Certo e’ che il governo regionale ha poco interesse della situazione dei comuni come dire “arrangiatevi ca vita e dura” costringendo le amministrazione comunali ad aumentare l’IMU infierendo ancora sui cittadini che non ce bisogno di dirlo stanno sempre peggio, – apro parentesi – una nota positiva da parte dei rappresentati dell’assemblea Regionale e’ arrivata si autoriducono lo stipendio di 8 mila euro al mese pare che mischini prendono qualcosa come oltre 19 MILA EURO AL MESE penso che ad un deputato regionale 4000 mila euro al mese sono sufficienti se vive una vita discreta permettento con i restanti 15.000 di far lavorare altre 10 persone che vuol dire 10 famiglie *4 = 40 individui chiudo parentesi
    Egregi signori Sindaci puntate a riprendervi i servizi invece di lasciare tutto ai carrozzoni che si creano, in modo che i soldi che vengono presi dalle tasche dei cittadini servono A pOrtare avanti il proprio paese e non per pagare gli illustri impiegati dei carrozzoni costituiti.

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