Partinico, Osservatorio Legalità: basta false promesse sulla Bertolino

L’Osservatorio per lo sviluppo e la legalità di Partinico prende posizione sul progetto della delocalizzazione della distilleria Bertolino. “Dopo le ultime campagne elettorali sulla nascita della Policentro, della quale a 13 anni dalla presentazione, restano solamente due cartelli pubblicitari, adesso ci sono le premesse per una nuova competizione elettorale sulla Bertolino.”
Per l’Osservatorio La Franca “si sta dicendo tutto e il contrario di tutto. “Per mesi si è parlato di impianti di biomassa, di produzione di bioetanolo da destinare al mercato dei carburanti verdi, di coltivazione della canna, presentata come una grande opportunità per l’agricoltura. Di tutto questo non è rimasto niente. Il progetto infatti prevede esclusivamente la delocalizzazione della distilleria corredata da una centrale termica e termoelettrica.”
L’Osservatorio si chiede quindi “qual’è il motivo di un tale repentino cambio di direzione. Che fine fanno i vantaggi ed i benefici in termini occupazionali e finanziari, punto cardine del Protocollo d’intesa?
Tanti sono i dubbi che ci poniamo e che poniamo a chi di competenza ma 
soprattutto speriamo che vengano chiariti durante le sedute del Consiglio Comunale.
Un lato oscuro, ma di fondamentale importanza, riguarda, ad esempio, i titoli 
di disponibilità delle aree interessate dal progetto.
Quindi a chi appartengono gli oltre 15 ettari di superficie del nuovo impianto?
Non si parla più poi dell’approvvigionamento idrico e dello scarico dei 
reflui. Si legge che verrà posta molta cura nella depurazione delle acque reflue, ma non è dato sapere dove queste verranno scaricate (nell’invaso Poma o nel fiume); non viene nemmeno viene chiarita la quantità di acque.
L’unico dato certo (almeno in fase progettuale) è invece il tempo di realizzazione del nuovo impianto, stimato in 3 anni dopo avere ottenuto tutte le autorizzazioni
La Policentro – ricordano dall’Osservatorio – doveva essere realizzata in due anni ed invece, dopo 13 anni…..” Infine nella nota, l’organizzazione chiede quale sarà il futuro del vecchio stabilimento. Se nel frattempo si troveranno rimedi per evitare gli effetti nocivi.
Una cosa è sicura – scrivono infine – NESSUNO si può permettere di fare la campagna elettorale sui bisogni della gente, sugli slogan, sulle promesse e, soprattutto, sulle menzogne o mezze verità.”

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