ALCAMO. DOMANI PROSEGUE LA MOBILITAZIONE DEGLI ASU

Gli Asu “EX ART. 23” sono dei “lavoratori in nero” legalizzati da una normativa aberrante che ha permesso lo svolgimento di un lavoro precario presso Il Comune di Alcamo (così come in altri Enti Locali della Sicilia) che dura da quattordici anni.

Centoventotto è il numero degli “ex art.23” non ancora contrattualizzati ed utilizzati dal Comune di Alcamo. Tali lavoratori, dal 12 aprile, sono in presidio permanente nella piazza principale della città per richiedere l’applicazione della Circolare Regionale n. 1/2010 emessa dall’assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro che riapre i termini della loro stabilizzazione prevista dalla L.R. 16/2006.

Allo stato attuale – scrive il Movimento Giovani lavoratori di Alcamo – l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Giacomo Scala non vuole procedere alla stipula di alcun contratto con questi lavoratori perché dichiara di non avere disponibilità di fondi.

Pertanto la fuoriuscita dal bacino del precariato dipende da due improbabili fattori:
1)l’esito positivo di un emendamento, attualmente allo studio della Commissione Bilancio della Regione Siciliana, che permetterebbe la stabilizzazione di questi lavoratori senza il contributo del Comune

2)una forte volontà politica che permetterebbe, nel caso in cui l’emendamento venisse bocciato, il reperimento dei fondi necessari per assicurare il 20% della quota parte del contratto per questi lavoratori, peraltro individuati senza alcuna difficoltà per altre categorie di lavoratori che vantano meno anni di anzianità di precariato rispetto agli ex art.23, e il cui contratto oggi grava, addirittura, interamente sul bilancio del Comune di Alcamo.

Entrambe le soluzioni – prosegue la nota – non avrebbero comunque alcuna ricaduta sulle spese comunali o sul bilancio regionale, in quanto si tratta di fondi individuati negli anni precedenti ed appositamente stanziati per la fuoriuscita dal bacino del precariato.

La contrattualizzazione di questi lavoratori darebbe loro il diritto ai contributi previdenziali (da quattordici anni non corrisposti, visto l’atipico rapporto di lavoro) ed a tutte le altre indennità accessorie previste da un regolare contratto di lavoro.

L’M.G.L. comunica il forte stato di agitazione dei lavoratori ASU dell’“ex art.23” in attesa di risposte (fino ad ora non soddisfacenti) da parte dell’Amministrazione Comunale di Alcamo che dovranno essere date entro e non oltre il 30 aprile, termine ultimo per l’applicazione della Circolare n.1/2010 sopra citata ed invita tutti i lavoratori precari della cittadina alcamesi a partecipare Sabato 24 aprile alle ore 18 ad un corteo di solidarietà per i lavoratori ASU dell’ex art. 23 del Comune di Alcamo che partirà da Piazza Ciullo per proseguire lungo tutto il Corso VI Aprile per far poi ritorno nuovamente in Piazza Ciullo sempre lungo il Corso VI Aprile.

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