PROCESSO CARTHAGO. DOPO LA RICUSAZIONE DEL GUP, SI RICOMINCIA DACCAPO

Riparte daccapo il processo Carthago per i 9 dei 17 imputati che hanno scelto di essere giudicati col rito abbreviato. Alla sbarra i presunti boss del mandamento di Borgetto e Partinico. Le udienze ricominceranno il prossimo 16 aprile e saranno presiedute dal giudice per le udienze preliminari Vittorio Anania inizialmente celebrate dal gup Lorenzo Matassa che, dopo l’istanza di ricusazione presentata dai legali degli imputati, ha deciso di astenersi. Dietro la astensione lo scontro tra i legali e il giudice. Secondo i difensori nel corso di un’udienza Matassa avrebbe anticipato il giudizio. Sulla vicenda è intervenuto il consiglio dell’ordine degli avvocati che ha sollecitato il consiglio giudiziario ad aprire un procedimento disciplinare a carico del magistrato. Per i nove imputati i pm Francesco Del Bene ed Anna maria Picozzi avevano già chiesto pene per 77 anni di carcere. Le richieste erano 15 anni per Gaspare Bacarella e per Salvatore La Puma, la pena piu’ alta, 12 anni per Nicolo’ Salto. Nove anni per Francesco D’Amico, 6 anni ciascuno per Giuseppe Bacarella, Andrea D’Arrigo, Giuseppe D’Amico e Antonino Salto, quest’ultimo figlio di Nicolo’ Salto. Tutti di Borgetto. La pena piu’ bassa, 2 anni, era stata chiesta dai magistrati per il partinicese Nunzio Tocco. Le udienze sono state già calendarizzate. Dunque si riparte il 16 aprile, con l’esposizione dei pm. Il 23 la parola passa ai legali delle parti civili, ovvero i Comuni di Borgetto e Partinico, la provincia regionale di Palermo, Confindustria Sicilia e Addiopizzo. Il 7 e il 14 maggio in programma le arringhe della difesa e le eventuali repliche dei magistrati. Dopo di che, i giudici si ritireranno in camera di consiglio per emettere le sentenze di condanna per i nove imputati che hanno scelto il rito abbreviato. Intanto è cominciato questa mattina il processo per gli altri otto imputati del processo Carthago che hanno scelto di essere giudicati col rito ordinario. Alla sbarra l’ex latitante e boss di Altofonte Domenico Raccuglia, catturato a Calatafimi il 15 novembre del 2009, alla vigilia dell’inizio del processo; Salvatore Corrao, , Santo Musso, Giuseppe Giambrone, Francesco Nania, Antonino Nania, Alessandro Salto, Pietro Brugnano, quest’ultimi tre già scarcerati. Il processo si svolgerà davanti la seconda sezione del tribunale di Palermo, presieduta da Bruno Fasciana. L’accusa sarà rappresentata dal pubblico ministero Francesco Del Bene.

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