CARINI. PRESENTATI AL PUBBLICO GLI “AFFRESCHI RITROVATI” DELLA CHIESA DEL ROSARIO

Sono stati presentati al pubblico gli affreschi, risalenti al primo Settecento, che decorano le pareti della chiesa Maria Santissima del Rosario di Carini e che per decenni sono rimasti coperti da un denso strato di vernice bianca.
Le opere d’arte sono state scoperte casualmente dieci anni fa dai confratelli della congregazione della Madonna del Rosario, mentre stavano tinteggiando le pareti della chiesa. Da allora è seguito un lungo percorso, durato cinque anni, che, grazie alla volontà della restauratrice palermitana Giada Gambino e dell’arciprete di Carini, Vincenzo Ambrogio, ha poi portato all’inizio dei lavori, finanziati dal Comune di Carini. Il sindaco Gaetano La Fata ha infatti trovato i fondi per compiere il restauro. Nel corso dell’incontro si è scusato con i fedeli della chiesa per i disagi creati a causa dei lavori “ma – ha detto – dopotutto ne valeva la pena”.
Entusiasta la restauratrice Giada Gambino che è pronta a completare il lavoro, appena saranno stanziati altri fondi, levando la vernice bianca anche dalle pareti delle cappelle.
Mentre l’arcivescovo di Monreale, Salvatore Di Cristina, ricorda l’impegno del suo predecessore, monsignor Cataldo Naro, che firmò il protocollo d’intesa col Comune di Carini per avviare i lavori. L’arcivescovo ha anche sottolineato l’aria di festa, che si è respirata nel corso dell’incontro, per la riscoperta di questi importanti affreschi dimenticati per anni.
Durante la presentazione il giornalista Ambrogio Conigliaro ha raccontato i dettagli del percorso che ha portato alla scoperta degli affreschi e attraverso la proiezione di immagini ha rivelato che, nel corso dei lavori, sono state trovate opere pittoriche di pregevole fattura e di cui si era persa la memoria storica.
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