TERRASINI. RESTA IN CARICA IL SINDACO MIMMO CONSIGLIO. NIENTE SFIDUCIA

Si è conclusa con l’ennesima fumata nera la seconda mozione di sfiducia promossa contro il sindaco di Terrasini Mimmo Consiglio. Com’era emerso già nei giorni scorsi, 2 dei 13 consiglieri firmatari, Mariella Puccia della lista civica che ha sostenuto il sindaco, e Gianfranco Puccio dell’Udc hanno deciso di non votarla.
Mariella Puccia si è astenuta mentre il rappresentante dell’Udc ha addirittura votato contro la mozione. Gli 11 voti a favore, i due contrari e l’astensione del resto dei consiglieri, hanno consentito a Mimmo Consiglio di restare ancora al comando di un’amministrazione che deve, dopo due anni e mezzo dal suo insediamento, affrontare intatti tutti i suoi problemi. Problemi elencati in un documento programmatico che i 13 firmatari della mozione di sfiducia avevano sottoposto al sindaco due giorni prima della seduta di ieri sera, per il raggiungimento di un accordo che portasse ad una nuova amministrazione. Un accordo di programma con cinque assessori tecnici senza nessun riferimento politico o di parentela con i consiglieri comunali. Ma qualcosa è andato storto e il dissenso è scoppiato proprio all’interno della compagine consiliare che aveva presentato la mozione di sfiducia. A scompaginare gli assetti dei 13 consiglieri che avevano firmato la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Terrasini Mimmo Consiglio, questa volta, è stato il vulcanico consigliere dell’udc Gianfranco Puccio. Uno dei due voti contrari alla sfiducia è stato il suo, insieme a quello del consigliere di sinistra, Salvatore Pizzo. Un atteggiamento da volta gabbana che ha lasciato tutti i suoi colleghi allibiti. Per due anni, Gianfranco Puccio, ha detto peste e corna contro il sindaco Consiglio, ma improvvisamente, ieri sera, polemizzando aspramente con diversi consiglieri, gli stessi che lo avevano affiancato nella sua battaglia contro il primo cittadino, in lacrime, prima di rassegnare le sue irrevocabili dimissioni, ha dichiarato di essere a disposizione del sindaco, proponendo la propria esperienza professionale nel settore della gestione dei rifiuti.
Non c’è dubbio che all’interno dell’udc siano state registrate le contraddizioni maggiori. Prima nel firmare la mozione, con il consigliere Norino Ventimiglia che non l’ha condivisa, poi nel votarla, con il consigliere Puccio che ne è stato praticamente il promotore e che ha finito con lo schierarsi contro e dimettersi. E’ molto probabile che il sindaco Mimmo Consiglio, nel riprendere le consultazioni per la formazione di un’altra giunta, decida di ripartire proprio dall’udc, per cercare di individuare 7 nuovi assessori. 
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