SAN CIPIRELLO. UN DOCUMENTO CONTRO EMENDAMENTO SENATO “BENI CONFISCATI”

L’emendamento alla Finanziaria approvato al Senato, con il quale il Governo ha intenzione di rendere ammissibile la vendita dei beni immobili confiscati alla mafia, ha fatto entrare in fibrillazione il mondo associativo che si occupa di gestione dei beni confiscati.
Anche il Consorzio Sviluppo e Legalità, costituito dai comuni di Monreale, Corleone, San Giuseppe Jato, Piana degli Albanesi e San Cipirello, sui quali ricadono diversi beni confiscati resi produttivi dalle cooperative del consorzio, si è mobilitato per esaminare la nuova norma.
In generale, l’emendamento approvato al senato consentirebbe di risolvere alcune situazioni marginali di beni indivisibili o la cui disponibilità sarebbe resa difficile per la loro collocazione.
Tuttavia, il fatto che l’emendamento è stato inserito nella finanziaria in discussione e sarà praticamente impossibile modificarlo, e che l’iniziativa non è oggetto di una norma ad hoc per trattare il tema, rendono ambiguo il procedimento che potrebbe scardinare un sistema rigido, che ha dato ottimi risultati nella restituzione dei beni confiscati per fini sociali e produttivi.
Si teme che l’iniziativa sia stata presa per fare cassa e proprio questo potrebbe finire per riconsegnare i beni confiscati, nelle stesse mani alle quali erano stati sottratti.
Nella riunione di ieri a San Cipirello, i sindaci del consorzio sviluppo e legalità, hanno redatto un documento con il quale invitano le parti politiche a modificare la norma.
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