DUE ARRESTI A CAPACI

Una vecchia spadara in legno e vetroresina da smantellare dopo decenni di navigazione e pesca nei mari del mediterraneo, per il cui smaltimento G. M., quarantenne di isola delle femmine, titolare assieme alla moglie di un rimessaggio nautico, aveva percepito dal legittimo proprietario cinquecento euro. E’ stato questo ciò che i Carabinieri hanno rinvenuto dopo aver sorpreso due soggetti, Vincenzo Billeci, ventiquattrenne di Capaci e Davide SCORZA, trentacinquenne di Carini, entrambi gravati da precedenti di polizia, colti nell’atto di scaricare da un moto ape pezzi di vetroresina e metri cubi di legno consumati dal tempo e ricoperti da strati di vernice e grasso. Le tempestive ricerche dei Carabinieri, avvenute nell’immediatezza dei fatti, hanno consentito di rinvenire l’enorme natante, un peschereccio di circa quindici metri, parzialmente distrutto, occultato sul retro di un capannone in viale delle Industrie ad Isola delle Femmine, nei pressi della nautica Danforth. Sul relitto stava lavorando G.M., che, approfittando del buio del primo pomeriggio autunnale e della serata piovosa sperava di poter smaltire l’intera spadara con la collaborazione dei due trasportatori, ai quali avrebbe promesso un corrispettivo di 40 euro a viaggio per abbandonare i rifiuti prodotti in contrada Zercate a Capaci. I due trasportatori, ritenuti responsabili di abbandono illegale di rifiuti, arrestati dai militari della Compagnia di Carini, sono stati giudicati con rito direttissimo presso il Tribunale di Palermo. Le indagini della locale Stazione Carabinieri sono indirizzate ora nei confronti del cantiere nautico nei pressi del quale è stato rinvenuto il relitto.

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