CINISI. TARGA RIMOSSA DA COMUNE PADANO. E’ POLEMICA

peppino
“Ma quale razzismo? Ma quale aiuto alla mafia?”. Cristiano Aldegani, sindaco di Ponteranica (paese in provincia di Bergamo) non ci teneva a finire nell’occhio del ciclione. Eppure avrebbe dovuto saperlo. La sua decisione di rimuovere dalla biblioteca comunale l’intitolazione a Peppino Impastato per dedicarla a don Baggi (prete noto nel profondo Bergamasco) ha fatto il giro della penisola. Un eroe antimafia cancellato da un prete del Nord. La polemica rovente è servita.

“L’intitolazione fu decisa dalla giunta precedente di centrosinistra un anno e mezzo fa – dichiara il sindaco . Noi eravamo all’opposizione e manifestammo la nostra contrarietà, già allora”. dichiara Cristiano Aldegani, sindaco di Ponteranica.
“Nulla contro Peppino, nulla contro i siciliani. – continua il sindaco leghista – Ma siamo una piccola comunità che deve preservare soprattutto i suoi luoghi, la sua memoria”.
“Mi hano accusato di essere pro-mafia. Assurdo. Il nostro Roberto Maroni sta realizzando cose bellissime proprio contro la mafia”. “Onore a Peppino – conclude il sidnaco di Ponteranica – e a tutti quelli che sono caduti per la legalità e per la libertà”.

Ma intanto è già sfociata la polemica.
Salvo Vitale, storico compagno di Peppino Impastato e presidente dell’omonima associazione, parla di “infamia” nei confreonti del giovane antimafia.
L’Associazione culturale Peppino Impastato – dichiara Vitale – ha scritto una lettera al Presidente della Repubblica e al Ministro degli interni, invitandoli a prendere provvedimenti contro queste decisioni che umiliano la dignità di un paese civile e tentano di cancellarne vittime e valori: l’Associazione – conclude il compagno di Peppino – esprime comunque qualche dubbio sul fatto che un ministro leghista come Maroni possa prendere qualche decisione nei confronti di un esponente del suo stesso partito. ”

“Le motivazioni – si legge in comunicato dell’associazione Peppino Impastato – apportate a sostegno di questa scellerata decisione ci sono sembrate subito poco convincenti, visto che ci veniva riferito esclusivamente dell’importanza di intitolare tale struttura ad una personalità originaria del paese, individuata in padre Baggi, distintosi non si sa bene per cosa.”

“Sembra che il sindaco ce l’abbia proprio con Peppino – continua il comunicato-, visto che anche il prefetto si è dichiarato contrario al cambio di intitolazione

“non ci arrenderemo, non l’abbiamo mai fatto ogni volta che la memoria di Peppino ha subito attacchi violenti, e non lo faremo nemmeno stavolta di fronte a questi esaltati in camicia verde anzicché nera.
Ben presto – scrivono i componenti dell’associazione Impastato – organizzeremo un presidio fuori alla biblioteca in questione il cui nome è stato ingiustamente sottratto a quanti hanno creduto e ancora credono nella lotta di Peppino”

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