MAFIA. CIANCIMINO SENTITO SU CONTATTI TELEFONICI CON “SERVIZI”

I magistrati cercano il numero dell’agente segreto che aveva rapporti con Massimo Ciancimino fra le rubriche delle sim telefoniche sequestrate al dichiarante il giorno del suo arresto avvenuto a giugno 2006. Le schede sono state recuperate dai pm della Dda, Nino Di Matteo e Roberto Scarpinato, fra i documenti di Ciancimino che erano custoditi dalla polizia giudiziaria messi a disposizione della procura dopo il sequestro effettuato tre anni fa nella sua abitazione. Il dichiarante aveva sostenuto ai pm che l’agente ”Carlo-Franco”, di cui non conosce la vera identita’ ma solo il numero di telefono, era inserito nella rubrica di uno dei cellulari che utilizzava prima di essere arrestato. L’agente dei servizi sarebbe stato in contatto con il dichiarante e con suo padre, anche per mediare la trattativa fra mafia e Stato. L’uomo, che ha una malformazione alle labbra, farebbe parte di un apparato di sicurezza dello Stato, che da oltre 16 anni e’ in contatto con i Ciancimino. Quasi in concomitanza con il ritrovamento della sim, Massimo Ciancimino e’ stato sentito questa mattina, ancora una volta, dai pm di Palermo, Nino Di Matteo e Roberto Scarpinato. Per oltre tre ore il dichiarante ha risposto alle domande, il cui verbale e’ stato secretato. ”Carlo-Franco” viene citato da Ciancimino jr. in diversi verbali di interrogatorio ai pm di Caltanissetta e Palermo. L’uomo misterioso avrebbe fatto anche da tramite fra don Vito Ciancimino ed esponenti delle istituzioni. E a lui sarebbe stata consegnata anche la lettera, proveniente da Riina e Provenzano, in cui si fa riferimento ”all’onorevole Berlusconi”, al quale veniva chiesta – con minaccia di morte – di mettere a disposizione un’emittente televisiva. Il misterioso ”Carlo-Franco” si sarebbe fatto vivo con Massimo Ciancimino poco tempo fa, e sempre al figlio dell’ex sindaco mafioso avrebbe passato ”false” notizie su Bernardo Provenzano, subito dopo il suo arresto, e sul figlio di Toto’ Riina, che sono state poi riprese dai giornali. Su questi fatti la procura di Caltanissetta e quella di Roma hanno avviato un’inchiesta. Adesso i sostituti Scarpinato e Di Matteo stanno accertando, con l’aiuto del dichiarante, quale dei numeri registrati si riferisce all’agente dei servizi che era in contatto con Vito e Massimo Ciancimino. Le schede non erano nella disponibilita’ della Corte d’appello, davanti alla quale si svolge il processo per riciclaggio a Massimo Ciancimino, ma i sostituti sono riusciti ad acquisirle dopo aver avviato una ricerca fra i documenti che erano stati sequestrati all’indagato. L’interrogatorio di Massimo Ciancimino oggi in procura a Palermo si e’ basato in gran parte proprio sull’analisi dei numeri trovati in memoria nella sim. Il verbale e’ stato secretato e nuovi accertamenti sono stati disposti dalla procura.
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