LIBERA MENTE. INTERVISTA SALVATORE RUSSO SU SICUREZZA OSPEDALE DI PARTINICO

“Vi assicuro che quando i tecnici della protezione civile hanno fatto il carotaggio nel nostro ospedale avevano evidenti difficoltà a fare buchi per il troppo cemento”. Parla così Salvatore Russo, direttore sanitario dell’Ospedale Civico di Partinico, in un’intervista rilasciata al blog Libera Mente, intervenendo sul dibattito innescato dal sequestro dell’Ospedale di Agrigento per “evitare che si creino falsi allarmi –afferma- sulla nostra struttura”. “Veniamo spesso citati nel calderone del cemento depotenziato – afferma Russo – purtroppo in termini non corretti. Il decreto del Governo successivo al terremoto dell’Abruzzo ha imposto parametri sismici molto più stringenti che fanno sembrare superato il nostro ospedale costruito circa 40 anni fa. La struttura –spiega Russo- è stata realizzata prima del terremoto del 1968 e in occasione di quell’evento sismico nella Sicilia occidentale non ha riportato la minima lesione. A tutto questo si aggiunga il fatto che nella zona del Colle Cesarò dove sorge l’ospedale è stato elevato il livello di rischio sismico e idrogeologico. Tutto questo non significa però che ci sono rischi per l’incolumità degli utenti e del personale in genere. Ci sono ben altri ospedali anche più blasonati di noi – conclude il direttore sanitario – che sono messi peggio da questo punto di vista. Magari alcuni non hanno nemmeno fatto i carotaggi, come prescritto dalla legge, e non ne sappiamo nulla”. L’altro ieri –scrive Libera Mente- a seguito del sequestro dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, aperto dal 2004, Legambiente regionale aveva denunciato una lista di strutture a rischio e fra queste anche Partinico per l’appunto. Ieri è andato alla carica sul medesimo argomento anche il Codacons siciliano. Per Legambiente è lunga la lista di edifici pubblici a rischio per ”cemento molle” al vaglio della Protezione civile siciliana per verificare che rispondano ai criteri antisismici: ”su 48 edifici verificati, 43 non hanno superato i test. Un fatto assai grave –continua l’articolo di Libera Mente- in una Regione che ha il 90% dei Comuni ad alto rischio sismico”. Tra gli edifici più a rischio – per l’associazione – ci sono proprio gli ospedali: il Cervello di Palermo, l’Ospedale Civico di Partinico, il poliambulatorio Biondo, il padiglione 6 dell’Ospedale Piemonte di Messina. Ma anche il cine-teatro di Porto Empedocle, tante chiese, parrocchie, scuole e asili nido.

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