ARS. OK DDL SU AGEVOLAZIONI A COOPERATIVE EDILIZIE

Aumento della cubatura fino al 50% negli edifici posizionati nei centri storici che hanno bisogno di interventi di recupero. E’ quanto prevede il disegno di legge sulle agevolazioni alle cooperative edilizie, presentato dall’assessore Roberto Di Mauro, approvato all’unanimità dalla commissione parlamentare Attività produttive dell’Ars. Il ddl prevede anche la realizzazione di interventi di riqualificazione di immobili di pregio artistico ed architettonico e novità per quanto riguarda la concessione di agevolazioni creditizie alle cooperative edilizie per la realizzazione di edifici a carattere sociale. Il ddl incrementa fino al 50 per cento la superficie utile nel caso in cui la cooperativa edilizia preveda la realizzazione di alloggi sociali attraverso il recupero, la ristrutturazione o l’acquisizione di immobili ricadenti nel centro storico. Il ddl prevede tra l’altro l’obbligo per i Comuni di dotarsi nella redazione del piano regolatore di aree per la costruzione di edilizia cooperativa e sovvenzionata agevolata e convenzionata e la realizzazione di interventi da parte dei soggetti attuatori su edifici e aree di proprietà o per i quali siano stati già stipulati compromessi notarili regolarmente registrati. Sarà possibile inoltre potere realizzare opere di ristrutturazione e recupero di immobili per i quali il Comune abbia avviato la messa in sicurezza degli stessi. Per le cooperative edilizie, inoltre, l’assessorato regionale alla Cooperazione è autorizzato a concedere a quelle che hanno presentato istanze o sono assegnatarie o aggiudicatarie di aree. Dopo il voto finale il testo di legge è stato inviato al Comitato per la Qualità delle Leggi per il coordinamento normativo e per il parere, quindi verrà inviato per il voto al Parlamento. “Questo disegno di legge – dice Salvino Caputo, presidente della commissione Attività produttive – ha una notevole valenza in quanto consente di attivare risorse e di rilanciare il comparto dell’edilizia che oggi vive un momento di crisi gravissima”.

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