ALCAMO. UN ARRESTO

Manette strette ai polsi per Giuseppe Del Giudice, 32 anni di Alcamo. Ad arrestarlo su esecuzione di ordine di carcerazione per i reati di estorsione, furto in abitazione e violazione di domicilio sono stati i Carabinieri della locale Stazione. Il provvedimento restrittivo, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani scaturisce da indagini effettuata dai Carabinieri di Alcamo negli anni 2004-2005, quando Del Giudice fu ritenuto responsabile di alcuni furti all’interno di autovetture in sosta e responsabile allo stesso tempo, in concorso con un altro soggetto di avere tentato una estorsione con la tecnica comunemente denominata del “cavallo di ritorno”. Per cavallo di ritorno si intende il riscatto pagato da colui che ha subito una rapina o un furto al ladro per riottenere il tolto. Spesso si usa questa terminologia per indicare i furti di auto e motocicli. Il caso classico di cavallo di ritorno prevede che il ladro, dopo aver messo al sicuro il mezzo rubato, recupera uno dei documenti del veicolo, principalmente la carta di circolazione, e contatta il proprietario. A questi propone poi lo scambio con una somma di denaro equiparabile al valore del veicolo, da effettuarsi in luogo e in data stabilita, con eventuali minacce intimidatorie al seguito. Questa una delle accuse mosse a Giuseppe Del Giudice che è stato condotto nel carcere di Trapani dove dovrà scontare una pena residua di un anno e 8 mesi avendo beneficiato dei 3 anni di indulto.

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