TANGENTI AL GENIO CIVILE DI TRAPANI.

Agenti di Polizia appartenenti a questa Squadra Mobile, hanno eseguito 2 OCC emesse dal G.I.P. di Trapani (Dr Corleo) su richiesta della Procura della Repubblica (PM dr. Tarondo – dr.ssa Biondolillo), nei confronti di:

  1. CACCETTA Giuseppe, nato a Sant’ Angelo di Brolo (ME) il 11.07.1957 e residente a Palermo, dirigente tecnico – geologo presso il Genio civile OOPP di Palermo e Trapani;

  1. PIZZO Antonino, nato a Trapani il 18.01.1954 ivi residente, funzionario amministrativo presso il Genio civile OOPP di Trapani.

I due funzionari sono stati arrestati perché sottoposti ad indagini per i reati di concussione plurima aggravata in concorso avendo costretto o indotto liberi professionisti e imprenditori a farsi consegnare somme di denaro, quali tangenti, in cambio del rilascio dei previsti pareri ex art. 13 della legge 64/74, per progetti e piani di lottizzazione, nonchè per la realizzazione di un insediamento turistico termale da realizzarsi rispettivamente in Mazara del Vallo e Calatafini-Segesta.

Contestualmente è stato notificato un avviso di garanzia e decreto di perquisizione personale a GUASTELLA Daniela Domenica Maria, nata a Marsala il 02.03.1968, per il reato di riciclaggio avendo compiuto operazioni bancarie in modo da ostacolare l’individuazione della provenienza delittuosa di una tangente ottenuta da PIZZO, con la creazione di un CC.

Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal GIP grazie alle rilevanti emergenze istruttorie, già compendiate in apposita informativa di reato dalla Squadra Mobile di Trapani ai Pubblici Ministeri in cui si comunicava l’esito di accertamenti disposti con riferimento al Genio Civile di Trapani, segnalando l’acquisizione, a seguito dell’escussione di liberi professionisti impegnati nella realizzazione di un insediamento turistico termale con ricettività di circa 1400 posti letto come da progetto predisposto per conto della società denominata Aquae calidae del Golfo s.r.l. con sede in Isola delle Femmine (PA), concernente reiterate condotte di natura concussoria poste in essere da parte del geologo CACCETTA Giuseppe, sopra generalizzato, dirigente tecnico presso il genio Civile Regionale di Palermo, distaccato anche presso al sede del Genio Civile di Trapani, e del ragioniere PIZZO Antonino, funzionario direttivo presso la stessa sede del Genio Civile di Trapani.

Altri professionisti escussi successivamente, sia pure a seguito della contestazione del contenuto delle dichiarazioni rese in precedenza dai colleghi, ammettevano in modo dettagliato di avere subito la richiesta di una tangente, quantificata in euro 1.000, da parte del PIZZO e del CACCETTA, con la minaccia che, in caso di rifiuto, gli stessi non solo avrebbero rinviato con ogni scusa l’espletamento di una pratica di interesse del geologo sottoposta al parere del Genio Civile, ma, in sintesi, non avrebbero più consentito di lavorare, frapponendogli ogni genere di ostacolo burocratico.

Siffatte dichiarazioni delineavano quindi, in ogni elemento costitutivo, una ipotesi classica del reato di tentata concussione giacche appariva evidente come le esplicite minacce di ritardare gravemente l’esito delle pratiche di interesse, come pure quella di impedirgli di lavorare in futuro con il genio civile di Trapani in caso di mancata accettazione dell’imposizione di una dazione di denaro, costituiscano all’evidenza abuso delle proprie qualità e dei propri poteri finalizzato a costringere a soggiacere alla predetta richiesta economica.

A fronte di tali elementi, per acquisire più analitiche prove dell’attività criminosa in atto, come pure per ottenere i necessari riscontri idonei a confortare le dichiarazioni rese dalla persona offesa, si procedeva ad una efficace attività di intercettazione, telefonica e ambientale, negli uffici del Genio Civile di Trapani dove prestano la propria attività lavorativa i due pubblici ufficiali e che hanno consentito di acquisire preziosissime conferme all’iniziale quadro probatorio, consentendo di evidenziare, con riprese video, la dazione di somme di denaro, per due distinte condotte di concussione consumate, riferite a due diversi progetti sottoposti al parere del Genio civile di Trapani, entrambe concluse :

  1. la prima riguardante un piano di lottizzazione da realizzarsi nel comune di Mazara del Vallo;

  2. la seconda prevedeva un piano di lottizzazione molto più consistente, un insediamento turistico termale con ricettività di circa 1400 posti letto, in località FEGOTTO del Comune di Calatafimi-Segesta da realizzarsi per conto della società ACQUAE CALIDAE DEL GOLFO S.r.l.

Le intercettazioni confermavano una serie di comportamenti anomali da parte del PIZZO e del CACCETTA. Il primo infatti si interessava attivamente delle pratiche presentate in esame, nonostante lo stesso fosse addetto a mansioni di capo del settore ragioneria e non rivestisse la qualifica di geologo. In particolare il PIZZO si attivava con le vittime del reato perchè le pratiche, avrebbero dovuto essere indirizzate per la trattazione al geologo CACCETTA, tramite una serie di colloqui tutti del seguente tenore :

sono deluso dal tuo comportamento… mi sarei aspettato da te che mi lasciassi almeno 100 o 200 euro da corrispondere ai ragazzi dell’ufficio impegnati a compilare registri e mettere i timbri” .

Lo stesso CACCETTA, responsabile delle trattazione delle pratiche, aveva poi assunto un atteggiamento vessatorio, lamentando un sovraccarico di lavoro a causa delle pratiche presentate, arrivando sino ad adirarsi ingiustificatamente con frasi emblematiche del tipo:

tu mi devi chiedere scusa in ginocchio… tu devi sbattere il muso qua… sei tu che hai bisogno di me, non io che ho bisogno di te…”, “se io voglio sono capace di trovare la scusa per bloccare le tue pratiche non solo 60 giorni… ma sei mesi, anche sei anni…” e subito dopo: “sono bravissimo in queste cose e rompo il culo a tutti, me la possono sucare tutti in questo genere di cose e non smetterò di chiederti integrazioni fino a far morire i tuoi progetti qui dentro…”.

Ed ancora: “…a me, me la sucano tutti… tu, poliziotti, carabinieri, giudici perché ci sono passato da queste cose e so come affrontarle e non sono mai riusciti a fottermi…”.

Le attività di intercettazione, unitamente ai concomitanti servizi di osservazione e pedinamento predisposti dalla P.G., hanno consentito di acquisire i seguenti elementi indiziari:

  • il PIZZO invitava i professionisti a gonfiare i propri emolumenti in qualità di geologo per potere ricavare le somme da corrispondere quale tangente;

  • il CACCETTA e il PIZZO vessavano i professionisti con la richiesta di ulteriori documenti da trasmettere al genio civile, come un mero espediente per ritardare l’approvazione e costringere gli interlocutori a scendere a patti;

  • il CACCETTA ed il PIZZO si facevano consegnare la somma di € 500 quale tranche della tangente in relazione al gestito per una lottizzazione in Mazara del Vallo. La consegna veniva documentata dalla video-ripresa mediante telecamera all’interno dello stesso ufficio e confermata dalle successive conversazioni

  • i due funzionari ribadivano la soddisfazione per avere costretto i professionisti ad assumere un atteggiamento di sottomissione rispetto all’originale resistenza dimostrata verso richieste avanzate.

  • con riferimento al progetto di lottizzazione di Calatafimi le successive conversazioni intercettate rendono evidente come il CACCETTA, una volta contattato da un soggetto politico interessato alla pratica (che si accerterà identificarsi in BOLOGNA Stefano, candidato sindaco del comune di Isola delle Femmine in occasione delle imminenti consultazioni amministrative), prospetti al PIZZO la necessità di procedere nell’attività criminosa su binari separati: da un lato si rende necessario evitare che i progettisti e gli interlocutori politici siano posti a conoscenza delle grevi richieste di tangenti avanzate: infatti, una volta avviato un rapporto di più alto livello il CACCETTA intende ottenere più elegantemente e proficuamente la promessa di incarichi pubblici da parte del BOLOGNA. Dall’altro lato non disdegna di proseguire l’attività concussoria nei confronti dei professionisti, in maniera riservata, con la richiesta di somme di denaro più contenute ma di immediata acquisizione.

  • l’11.3.09 ore 10.36, il PIZZO ed il CACCETTA, ricevevano una ulteriore tangente dell’importo di 1000 euro .

  • a fronte di tanto interessamento nel ricevere le somme di denaro, il PIZZO veniva ripreso sovente mentre trascorreva parte della giornata lavorativa appisolato sulla scrivania.

 

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