Montelepre. Baldassare Licari morto per un recipiente dell’acqua, fermato presunto killer

Sarebbe andato incontro alla morte per il posizionamento di un recipiente per la raccolta dell’acqua, voleva semplicemente che il vicino di casa lo togliesse e invece la diatriba è finita nel sangue. Baldassare Licari, capo cantoniere in pensione di Montelepre, sarebbe stato ucciso per liti condominiali con Antonino Muratore, 76 anni, residente a Borgetto, che ieri è stato fermato dalla polizia, perché sospettato dell’omicidio del 64enne. Il presunto killer è stato arrestato dagli uomini del commissariato di Partinico, al termine di indagini durate otto mesi e coordinate dall’aggiunto Maurizio Scalia e dal pm Dario Scaletta. Da ieri sera Muratore è sotto interrogatorio al carcere Ucciardone di Palermo, l’udienza di convalida è attesa in giornata. La svolta nelle indagini è arrivata grazie alle tracce biologiche lasciate su una tazzina di caffè, ritrovata dalla polizia nel casolare di contrada Iazzo Vecchio, nelle campagne vicino a Borgetto, dove Licari incontrò quel pomeriggio del 4 novembre 2013 i suoi killer, gli assassini infatti sarebbero due, e non si escludono sviluppi nelle prossime ore. Si cercano i complici di Muratore. Nella residenza estiva di Licari, le tazzine di caffè sul tavolo erano tre ed i colpi di arma da fuoco che hanno ucciso il monteleprino sono stati esplosi da due diverse pistole, una 357 magnum e una calibro 22, come accertato dall’autopsia. Licari, un uomo tutto casa e famiglia, era incensurato e nel corso delle indagini è risultato estraneo ad ambienti di criminalità. Era stato chiaro sin da subito, dunque, che l’omicidio era maturato in altri contesti. Gli inquirenti in questi mesi hanno scavato nella vita privata del pensionato, hanno ascoltato amici e parenti ed una delle ipotesi mai tralasciate si basava proprio su una lite sfociata nel sangue. Una lite per il posizionamento di un recipiente, per la precisione. C’erano infatti state delle tensioni con i vicini. Due in particolare, tra cui proprio Muratore. Erano finiti in Tribunale e da lì a poco ci sarebbe stata un’udienza, alla quale Licari non potè mai partecipare. Come ipotizzato fin dall’inizio, il 64enne conosceva i suoi assassini, gli aveva pure offerto il caffè quando andarono a trovarlo nel casolare di contrada Iazzo Vecchio. Tutto ha fatto sempre supporre che si sia trattata di una lite finita nel sangue. Licari avrebbe cominciato a discutere con i suoi carnefici già dentro casa e ha pure tentato di difendersi con un grosso paio di forbici, vistosi in pericolo ha provato a sfuggire alla morte rifuggiandosi nella Fiat Seicento parcheggiata a pochi metri dall’abitazione, ma i killer lo freddarono senza pietà crivellandolo di colpi, i proiettili lo raggiunsero al torace e alla testa. L’omicidio di Baldassare Licari, sconvolse Montelepre, in questi otto lunghi mesi in molti si sono chiesti chi abbia potuto ucciderlo e soprattutto il perché. A rivelare il movente ci hanno pensato le indagini dei poliziotti del commissariato di Partinico, guidati dal vicequestore Salvo Siragusa. Banale ed ignobile il motivo dell’uccisione di Baldassare Licari, se dimostrate le responsabilità -attualmente presunte- di Antonino Muratore. La morte del pensionato di Montelepre infatti, potrebbe essere stata causata dalla sua opposizione a ritirare le denunce che avrebbe presentato contro Muratore per questioni condominiali. Un diniego che gli è costata la vita

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Hide picture