Partinico, in via Reggio nell’Emilia sprofonda una voragine

A Partinico le strade continuano a sprofondare letteralmente parlando. A distanza di appena qualche giorno dalla grande voragine che si è aperta al centro della carreggiata della via De Lisi, ad angolo con la via Tenente Sebastiano Cannizzo, una nuova voragine, più grande della prima, di una profondità di circa cinque metri quadrati , si è aperta alla periferia del paese in via Reggio nell’Emilia, una parallela della via De Lisi, già flagellata dalla grossa buca. Anche questa volta il crollo della strada, pare che sia stato sarebbe stato causato da problemi legati alla condotta fognaria, oramai vecchia di mezzo secolo. Lo sprofondamento della via si è verificato, infatti, all’altezza della rete fognaria, che avrebbe ceduto. Sul posto è prontamente intervenuta una pattuglia della polizia municipale ,in transito nella zona in oggetto, a quell’ora impegnata in un servizio di controllo del territorio. I vigili urbani a tutela dell’ incolumità pubblica hanno subito provveduto a mettere in sicurezza l’area recintando con transenne e con nastro segnaletico bianco e rosso il tratto di strada interessato dalla grande e pericolosa buca. L’arteria stradale non è stata chiusa al transito veicolare considerato che la via è molto larga. Oggi, l’Amap (ente che gestisce il servizio idrico e fognario a Partinico ) effettuerà le opportune verifiche per accertare le cause del cedimento stradale ed effettuare gli eventuali e necessari interventi. Questa comunque è l’ulteriore conferma che le condotte fognarie e idriche necessitano di importanti interventi perché oramai molto datate. “ Intanto al settore Manutenzione , giornalmente continuano a pervenire segnalazioni di buche ovunque e “il Comune – dice il vice responsabile del settore , Gino Viola- a tutela della sicurezza della circolazione stradale, non essendoci fondi a disposizione, purtroppo,può intervenire soltanto con interventi tampone ossia di manutenzione ordinaria, consistenti nel ricoprimento delle buche . A causare i cedimenti stradali :l’invecchiamento dell’asfalto, la mancanza di interventi di manutenzione straordinaria e la vetustà della rete idrica e fognaria . Per il rifacimento del manto stradale di diverse vie, quali ad esempio Madonna del Ponte , Matteotti, Genova e altre-aggiunge- abbiamo redatto un apposito progetto già finanziato dalla Cassa Depositi e Prestiti con i residui dei mutui, ma che purtroppo è fermo da due anni perché non è stato inserito nel programma di bilancio comunale , non ancora approvato”. In una cittadina gruviera, se da un lato , dunque,le strade sono piene di buche creando disagi agli utenti, spesso costretti a fare le gimcane, dall’altro al dissesto del manto stradale, come ad esempio, nel trafficatissimo Viale Aldo Moro, contribuiscono i giganteschi alberi di pino, che lo hanno deformato, rendendolo quasi impraticabile ( diverse le persone che sono cadute), tanto da indurre la comandante della polizia municipale Antonella Indelicato ad emanare, alcuni mesi fa, una singolare ordinanza per l’istituzione in questa importante arteria di collegamento del limite massimo di velocità di 30 Km/h.

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